C'è chi si impegna nella manutenzione, chi sistema arredi, segnaletica e percorsi, chi – invece – effettua sopralluoghi sul territorio. Altri presidiano gli stand informativi durante gli eventi, distribuiscono materiale informativo e promozionale, svolgono lavori di ufficio.
Sono i 23 volontari del Parco fluviale Gesso e Stura che da quasi dieci anni permettono al Parco di proseguire la propria attività, fornendo un sostegno essenziale e silenzioso. "Silenzioso – spiegano dall'Ente - perché non sempre il lavoro che svolge è così evidente e spesso rischia di passare inosservato, dato quasi per scontato".
Nel corso del 2015 i 23 volontari hanno superato il tetto delle 2100 ore di servizio. Un "esercito" che fa parte del Servizio Civico "... Non perdere l'occasione" del Comune di Cuneo. "Si tratta – raccontano dal Parco – di pensionati che hanno deciso di dedicare un po' di tempo agli altri, aderendo a un progetto che il Comune promuove dal 2007 e che al Parco ha preso piede velocemente, arrivando in pochi anni a creare un gruppo numeroso e affiatato. Un volontariato che, in periodi di penuria di fondi e risorse, diventa ancora più prezioso e determinante per molte realtà, come il Parco ad esempio, e rende possibile attività che diversamente sarebbero troppo onerose".
Nella maggior parte dei casi l'impegno è settimanale e occupa i volontari una mezza giornata. Alcuni, invece, hanno un tipo di servizio a chiamata, in base alle esigenze e alle attività stagionali che è necessario portare avanti nell'area protetta. Quelli svolti dai volontari sono i compiti più disparati, scelti e assegnati anche in base alle loro attitudini, passioni ed esperienze professionali passate. "Tutte mansioni – precisano dall'ente - che i volontari aiutano a svolgere, coadiuvando il personale del Parco e del Settore Ambiente e Territorio del Comune di Cuneo, oltre agli operatori della Fabbrica dei Suoni, la ditta appaltatrice dei servizi educativi e ricreativi del Parco, e le quattro ragazze del Servizio Civile Nazionale, che prestano il loro servizio dallo scorso settembre. Operazioni che contribuiscono a mantenere vivo e in movimento costante il Parco e che cercano di avvicinarlo il più possibile alla città e ai cittadini, come fa ad esempio l'attività di presidio sul territorio, con l'obiettivo di fornire una presenza il più possibile costante e che vada a supplire la mancanza di personale di vigilanza dedicato o di figure specifiche come i guardia parco, di cui sono solitamente dotate le altra aree protette".
"Il loro è un lavoro prezioso e insostituibile –sottolinea l'assessore Davide Dalmasso –, per cui non possiamo che dir loro il nostro grazie. Ore di tempo 'donate' al Parco, alla città e ai suoi cittadini, perché il questo servizio davvero contribuisce a rendere un po' migliore l'ambiente in cui viviamo e a valorizzare il nostro territorio".