Il 22 agosto 2020 è l'"Overshoot Day", giorno del sovrasfruttamento delle risorse del pianeta da parte dell'umanità. Non si tratta di una data fissa, ma di una scadenza che varia di anno in anno a seconda di come ci comportiamo. Quest'anno abbiamo già "guadagnato" 24 giorni in più rispetto al 2019, in virtù del lockdown, ma la data si sta spostando sempre più indietro ogni anno: nel 1970 era il 29 dicembre, nel 2000 il 23 settembre, nel 2019 il 29 luglio.
"Si tratta di un allarme, come la spia rossa che si accende in auto e ti dice che stai finendo la benzina perché hai premuto troppo sull'acceleratore" spiega Luca Mercalli sulle colonne del "Fatto Quotidiano".
Viaggiare in riserva equivale a impoverire la biodiversità del nostro pianeta: pesca eccessiva, deforestazione, troppo utilizzo del sottosuolo, eccessivo utilizzo dei carburanti fossili, produzione di rifiuti e plastica significano un debito non estinguibile perché si traduce in tonnellate di CO2, mercurio nelle acque, microplastiche nel cibo e così via.
Quest'anno "grazie" al lockdown abbiamo invertito la rotta ma l'anno prossimo? Forse il 2020 può insegnarci la giusta direzione da seguire, una strada che dobbiamo imparare a percorre anche in assenza di emergenze sanitarie e virus e che deve diventare la via maestra da seguire anche in futuro.