È stata ultimata in questi giorni l'elaborazione dei dati della ventisettesima edizione del Progetto Migrans, studio promosso dall'Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime per monitorare la migrazione post-riproduttiva dei rapaci diurni e dei grandi veleggiatori diretti in Africa per trascorrere la stagione invernale.
Come gli anni scorsi, anche quest'anno le due specie maggiormente avvistate sono state il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) e il biancone (Circaetus gallicus).
Nello specifico sono stati osservati 8639 esemplari appartenenti a 18 specie diverse, tra cui si rimarcano 6739 falchi pecchiaioli (circa il 78% del totale), 1627 bianconi, 33 cicogne nere (Ciconia nigra), 20 nibbi bruni (Milvus migrans), 10 falchi di palude (Circus aeruginosus) 9 nibbi reali (Milvus milvus), un aquila minore (Aquila pennata) e un falco pescatore (Pandion haliaetus), oltre a 11 grifoni (Gyps fulvus) e un Avvoltoio monaco (Aegypius monachus).
L'impegnativa campagna di osservazione ha potuto svolgersi nel migliore dei modi grazie al supporto di tesisti, stagisti e volontari che hanno coadiuvato il personale dell'Ente Aree Protette Alpi Marittime. Nel 2018, a differenza degli ultimi anni, il censimento ha coperto in modo continuativo tutto il mese di settembre per dare maggiore copertura alla migrazione del biancone.