Che cos'è il 5x1000
Il 5x1000 è una quota dell'IRPEF che lo Stato "restituisce" alla società ripartendola tra gli enti del terzo settore, cioè sono quelli che svolgono attività di interesse generale senza fini di lucro.
Destinare il 5x1000 è facoltativo e non comporta oneri aggiuntivi proprio perché, trattandosi di una quota parte dell'IRPEF, lo Stato la trattiene comunque a tutti i contribuenti.
A chi si può devolvere e come
L'elenco aggiornato di tutti gli enti, associazioni e organizzazioni a cui è possibile destinare il proprio 5x1000 viene pubblicato ogni anno dall'Agenzia delle Entrate. Sui modelli per la dichiarazione dei redditi (Modello Unico PF, Modello 730, oppure la scheda allegata al CUD per chi è dispensato dall'obbligo di presentare la dichiarazione, come i dipendenti e i pensionati) il contribuente troverà sette riquadri con l'indicazione di altrettanti ambiti di attività, che ricomprendono tutti gli enti accreditati.
Firmando in uno di questi riquadri (è consentita una sola scelta) il contribuente sceglie di donare il 5x1000 a quella categoria di enti. Se si vuole destinare il danaro a uno specifico ente, oltre alla firma occorre scrivere il codice fiscale del destinatario.
Come donare ai parchi
Per donare ai parchi nazionali occorre firmare il riquadro contrassegnato dall'indicazione "Sostegno degli enti gestori delle aree protette" che, a dispetto della dizione piuttosto generica, riguarda esclusivamente questa categoria di parchi. A oggi, infatti, non sono stati ricompresi in questa categoria nè le aree marine protette, nè i parchi regionali.
Per donare a questi ultimi si può invece firmare il riquadro contrassegnato dall'indicazione "Finanziamento della ricerca scientifica e dell'università". Occorre precisare che i parchi regionali che possono accedere a questi fondi sono soltanto quelli che si sono iscritti all'Anagrafe nazionale delle ricerche (ANR), che raccoglie tutte le notizie relative alle ricerche finanziate, in tutto o in parte, con fondi a carico del bilancio dello stato o di enti pubblici.
Si tratta dunque di parchi regionali che hanno presentato un progetto di ricerca specifico e i fondi del 5x1000 che riceveranno dovranno necessariamente essere utilizzati con questa finalità.
I Parchi del Piemonte cui è possibile donare
Oltre ai parchi nazionali (Val Grande e Gran Paradiso, il cui territorio si trova a cavallo di Piemonte e Valle d'Aosta), fra i beneficiari che si trovano in Piemonte vi sono dunque anche i parchi regionali che si sono accreditati fra gli enti che fanno ricerca scientifica. Vediamo nel dettaglio quali sono e quali progetti propongono.
All'Appennino piemontese i fondi del 5x1000 contribuiranno a finanziare la ricerca scientifica sul biancone (Circaetus gallicus) e sugli uccelli migratori in ambiente appenninico.
Il biancone, simbolo del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, è un rapace riconoscibile per il suo caratteristico modo di volare: intercala ampie e lente battute a planate o voli nella posizione cosiddetta dello "spirito santo", in cui rimane immobile nel cielo con le ali aperte. Il progetto di ricerca intende monitorare e studiare il biancone al fine di elaborare specifiche misure di conservazione e di tutela del suo ambiente. Si divide in due fasi: la prima consiste nell'individuazione e il monitoraggio dei siti riproduttivi nel Parco naturale delle Capanne di Marcarolo e nel suo immediato intorno; la seconda nello studio degli aspetti ecologici ed etologici quali le abitudini alimentari, il successo riproduttivo, i periodi di migrazione, anche in relazione ai cambiamenti climatici.
Dal 2013 ad oggi i contributi del 5x1000 per la ricerca scientifica delle Aree protette delle Alpi Cozie sono cresciuti sensibilmente. A partire dal 2016 una quota del contributo è finalizzata alla ricerca sull'espansione geografica di zecche appartenenti al genere Ixodidae e ricerca biomelocolare di agenti di zoonosi trasmessi da zecche condotta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università degli Studi di Torino. Nell'ultimo anno la presenza di zecche è stata studiata in due aree protette delle Alpi Cozie: il Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand e il Parco naturale Orsiera Rocciavrè. Il monitoraggio è fondamentale per valutare la distribuzione altitudinale e temporale di Ixodes ricinus, la zecca dei boschi, responsabile della trasmissione di un gran numero di agenti patogeni d'importanza medica e veterinaria. I campionamenti futuri serviranno a fornire nuove informazioni e validare i risultati dell'area di studio dell'Orsiera, che è stata campionata per la prima volta nel 2023. Verranno inoltre effettuate nuove analisi biomolecolari per valutare l'eventuale evoluzione nella presenza di agenti di zoonosi.
Dal 2018 anche l'Ente di gestione delle Aree protette dei Parchi Reali è tra i beneficiari dei fondi 5x1000, riferiti alla ricerca. L'Ente riceve in media circa 4mila euro ogni anno, che impiega per studi e ricerche volte alla conservazione di specie e habitat importanti per il mantenimento dei livelli di biodiversità, nonchè per attrezzature e strumentazioni indispensabili al personale dell'Ente Parco che cura tali ricerche, in collaborazione con varie istituzioni e diversi professionisti. Quest'anno il Parco intende destinare il previsto ricavato dalle dichiarazioni dei redditi 2022 (poichè quelle del 2023 saranno dichiarate dai contribuenti nei prossimi mesi) in particolare per ricerche inerenti la tutela della chirotterofauna (i pipistrelli) di tipo forestale, allo scopo di mantenere o creare habitat favorevoli alla loro vita e riproduzione. Altre iniziative sono in corso per il monitoraggio degli anfibi e per la progettazione di nuove aree umide. Per fare conoscere al pubblico le molte ricerche in ambito naturalistico che l'Ente Parco sta curando, in collaborazione con varie altre istituzioni, sabato 11 maggio è in programma a La Mandria, presso Cascina Brero, la "Giornata della ricerca a Porte Aperte nel parco". Saranno presentate al pubblico " pillole" di pochi minuti, di taglio divulgativo, dedicate alla vasta gamma di attività per approfondire la conoscenza delle componenti "selvatiche" che (a volte inaspettatamente) sopravvivono accanto alla città di Torino. Referente per la giornata sarà il guardiaparco Alessandro Girodo.
All'Ente di gestione delle Aree protette dell'Ossola i fondi del 5x1000 verranno destinati ad attività di manutenzione del territorio, con particolare riferimento alla rete sentieristica e a piccoli progetti di recupero e valorizzazione ambientale e naturalistica, anche come quota di cofinanziamento.
L'Ente di gestione delle aree protette della Valle Sesia utilizzerà il 5x1000 per l'attività didattica e per progetti e iniziative di educazione ambientale gratuita per le scuole, tramite erogazione dei fondi alle Guide Ufficiali.
Da quest'anno è possibile donare il 5x1000 anche alle Aree protette del Ticino e Lago Maggiore. I fondi ricevuti in questo modo saranno utilizzati per la ricerca all'interno di vari progetti quali monitoraggi ambientali di tipo vegetazionale e faunistico. Questi assumono varie forme come la raccolta di dati tramite, ad esempio, censimenti sulle popolazioni animali e monitoraggi sulla qualità delle acque. Il parco infatti partecipa a molti progetti a livello nazionale ed internazionale, tra i quali quest'anno spiccano i progetti LIFE, mirati al sostegno e alla salvaguardia della natura, tra questi ci sono:
LIFE INSUBRICUS, volto alla protezione del Pelobate fuscus insubricus;
LIFE DRYLANDS, mirato a ripristinare lo stato di conservazione favorevole degli habitat aperti dei prati aridi e delle brughiere continentali; LIFE WOLFALPS, che mira a migliorare la coesistenza fra il lupo e le persone che vivono e lavorano sulle Alpi (la partecipazione a quest'ultimo è limitata alla fornitura di dati).
Il 5x1000 devoluto alle Aree protette delle Alpi Marittime servirà a sostenere la ricerca scientifica e a difendere piante e impollinatori che rappresentano un inestimabile tesoro per la biodiversità dei nostri parchi e riserve naturali e globale.
Le Aree protette del Po piemontese, infine, impiegheranno le risorse per la gestione delle loro attività nel territorio dell'Ente.
I codici fiscali dei parchi piemontesi cui è possibile donare il 5x1000
Aree protette dell'Appennino piemontese: 01550320061
Aree protette Alpi Cozie: 94506780017
Parchi Reali: 01699930010
Aree protette dell'Ossola: 83004360034
Aree protette della Valle Sesia: 91006800022
Aree protette del Ticino e Lago Maggiore: 94000090038
Aree protette del Po Piemontese: 95000120063
Aree protette delle Alpi Marittime: 96009220045