Il Papilio alexanor è una farfalla bellissima e rara. In Italia si trova in pochissimi posti: tra questi l'area dell'ex cava di calcare Cementir, alle porte di Valdieri, in Valle Gesso. Un ambiente degradato ai confini della Riserva naturale Rocca San Giovanni-Saben.
Nei giorni scorsi il Parco delle Alpi Marittime ha iniziato i lavori per la riqualificazione dell'habitat del prezioso lepidottero e per la fruizione naturalistica e didattica dell'area nell'ambito di un progetto finanziato dal WWF Svizzera (importo: 74.644 €). Il progetto dà avvio a una più consistente serie di interventi di recupero ambientale del sito di cava. I lavori saranno fatti dal Comune di Valdieri, in accordo con il parco, a seguito di una sentenza del Tribunale di Cuneo che ha riconosciuto l'obbligo della società Cementir a sostenerne i relativi costi e individuando il Comune quale soggetto esecutore.
Il Papilio alexanor è una specie d'interesse comunitario (Allegato IV – Direttiva Habitat) e strettamente protetta dalla Convenzione di Berna, documenti che stabiliscono l'obbligo della sua salvaguardia e di misure di conservazione dell'habitat. Con queste finalità il progetto del parco, realizzato sulle indicazioni del Dipartimento di biologia animale e dell'uomo dell'Università di Torino, prevede interventi per favorire la diffusione della pianta nutrice nota come prezzemolo falso (Ptychotis saxifraga), una piccola ombrellifera di cui si nutrono i bruchi della farfalla, e la creazione di aree a suolo nudo necessarie alla specie. I lavori comportano la pulizia delle scarpate della cava tramite decespugliamento, l'eliminazione di specie esotiche e invasive, l'abbattimento di piante pericolanti lungo la strada provinciale 22 della Valle Gesso.
Una parte delle opere sarà rivolta alla bonifica del sito industriale. Per la fruizione dell'area sarà realizzato e segnalato "Il sentiero delle farfalle". L'itinerario naturalistico-culturale si collegherà alla rete di percorsi della bassa valle mettendo in comunicazione il Parco archeologico di Valdieri con la frazione Andonno e quindi con la Riserva naturale Grotte del Bandito (Comune di Roaschia). Un intervento che si pone in continuità con altri progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, naturalistico ed escursionistico attuati recentemente in zona da Parco, Comune e Gruppo di azione locale Valli Gesso, Vermenagna e Gesso nell'ambito di progetti europei (PIT Marittime-Mercantour) e del piano di sviluppo rurale (Misure 313 e 323) della Regione Piemonte.
Il progetto che sarà completato per la prossima estate porterà insieme alla riqualificazione dell'habitat del Papilio alexanor anche un miglioramento ambientale complessivo dell'area compresa fra gli abitati di Valdieri e di Andonno e in prossimità delle Riserve naturali di Rocca San Giovanni-Saben e delle Grotte del Bandito. Un settore della bassa Valle Gesso che custodisce "tesori preziosi" che diventeranno, grazie agli interventi realizzati, più facili da fruire e valorizzati come meritano.
Il Papilio alexanor
Il Papilio alexanor è un lepidottero della famiglia Papilionidae. La popolazione delle Alpi Marittime è stata descritta come sottospecie "radighieri" (Sala e Bollino 1991). La farfalla è simile al comune Macaone (Papilio macaon) da cui si distingue per le dimensioni leggermente più piccole e per le bande nere che attraversano in verticale e pressoché parallele le ali di colore giallo. Un recente studio sul Papilio alexanor (in lingua inglese) a cura del team di ricerca dell'Università di Torino Dipartimento di Scienza della vita e biologia dei sistemi ne spiega le caratteristiche.