A conclusione della quarta edizione del Congresso Mondiale MaB (Man and Biosphere) Unesco per le Riserve "Uomo e Biosfera", il Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma Uomo e Biosfera ha accolto favorevolmente la proposta di nomina del territorio e delle Aree Protette di "CollinaPo" quale nuova Riserva di Biosfera italiana, nell'ambito del programma MAB Unesco. Da oggi un'ampia fetta dell'area metropolitana orientale di Torino (oltre 1700 Kmq) è Riserva di Biosfera e si impegnerà ulteriormente a mantenere gli standard richiesti e a implementarli (ogni dieci anni viene richiesto da UNESCO un Report di verifica).
Si tratta infatti del primo caso di proposta e riconoscimento di Urban MAB in Italia, ovvero, un parco e il suo partner economico, Gruppo IREN, che ha candidato per la prima volta nel nostro Paese un comprensorio naturalistico fortemente antropizzato (oltre un milione e mezzo di abitanti) appartenente a un'area geografica con interessante biodiversità, ricca di acque (il fiume Po che la fa da padrone con ben 120 km di tratto orografico), colline coese e ricche di boschi, con crescente presenza di flora e fauna. Il processo di candidatura promosso dal Parco del Po e Collina Torinese con la progettazione dell'Istituto SiTI e il contributo economico del Gruppo IREN e inoltre Smat e GTT è stato dedicato al distretto del geo-marchio CollinaPo che comprende comparti sia naturalistici che antropici, pari a una superficie complessiva di 171.233,85 ettari.
Ottenere questo prestigioso riconoscimento internazionale è cosa assai ambita. La nomina a MAB Unesco CollinaPo è una vetrina mondiale. Secondo i principi di interdipendenza che ispirano il concetto di biosfera, il Parco del Po e Collina Torinese - Ente della Regione Piemonte – coinvolge già da tempo gli 85 Comuni nel progetto. Il programma MAB offre dunque la piattaforma metodologica affinché i vari Soggetti coinvolti cooperino fra loro. E', in sintesi, una governance cultural-ambientale-economica che dà valore alle diverse anime del territorio in un connubio di cooperazione – in chiave sostenibile - tra natura, agricoltura, impresa, paesaggio, ruralità, salute e sport, arte, enogastronomia, beni culturali tangibili e intangibili.
Tutto ciò pone le basi per migliorare la qualità della vita, per avere una infrastruttura verde più capillare, quindi una maggiore attrattività economica e buone pratiche di sostenibilità in tutti in settori, a partire dall'ecoturismo. Questo nuovo - e nel contempo tradizionale - metodo di lavoro fa sì che attraverso un coordinamento mirato verso l'adempimento del MAB Action Plan 2016-2025 appena istituito a Lima, ogni singolo soggetto coinvolto nel progetto alimenti e lavori in sinergia con gli altri, ossia faccia rete e componga il Tutto in senso più sistemico, come teorizza Fritjof Capra. Ma va anche ricordato che il processo "Man and Biosphere" Unesco guarda al recupero e la riqualificazione dei territori, anche di quelli degradati, secondo la visione che era già dell'italiano Valerio Giacomini - ispiratore negli anni '70 del programma MaB.