Attualmente è in corso la fase due del primo monitoraggio nazionale del lupo coordinato per la regione alpina dal Progetto WolfAlps EU, dall'ISPRA su mandato MiTE e da 20 tecnici incaricati da Federparchi.
Questa fase consiste nell'analisi dei dati raccolti: integrazione dei risultati della genetica, fototrappolaggio, snowtracking.
La prima fase del monitoraggio ha coinvolto 3000 persone appartenenti a 20 parchi naturali, 19 regioni e province autonome, 10 università e musei, 504 reparti dei carabinieri e 1500 volontari appartenenti a Agae, Cai, Legambiente, Lipu, WWF e 34 associazioni regionali e locali. Inoltre, 700 operatori hanno seguito il corso di e-learning di Ispra.
L'Italia è stata suddivisa in celle 10x10 kilometri e sono state individuate 1000 aree all'interno di cui sono stati tracciati dei percorsi per rilevare i segni di presenza del lupo.
Da ottobre 2020 ad aprile 2021 sono stati raccolti i dati:
- 1301 tracce di lupi
- 171 lupi morti
- 491 carcasse di ungulati
- 6520 avvistamenti fotografici
- 16000 escrementi
Il primo passo verso qualsiasi tipo di ipotesi per la gestione della specie e della mitigazione del conflitto tra attività umane e il lupo è la conoscenza scientifica dello status della popolazione e per questo i dati del monitoraggio sono fondamentali.
Per rimanere aggiornati sul progetto e sui dati della fase due: https://www.lifewolfalps.eu