Il nome comune "dragone spettro" le è stato dato sia per la sua colorazione mimetica, sia per le sue abitudini crepuscolari che la rendono una libellula difficile da osservare. La specie è presente in Europa occidentale e Africa magrebina, mentre in Italia è segnalata nelle regioni tirreniche, il Piemonte, la Lombardia e l'Emilia Romagna, dove frequenta corsi d'acqua con rive ombreggiate, dal livello del mare agli 800 m di quota.
Andrea Mosini, incaricato dall'Ente Parco Nazionale della Val Grande, ha rinvenuto la specie in due diverse aree: il torrente San Bernardino e un ruscello sopra l'abitato di Colloro. Quest'ultima osservazione ricade nei confini dell'area protetta, nel suo versante ossolano, che per molte specie di insetti si sta sempre più rivelando quale vero e proprio scrigno di biodiversità.
Questa importante osservazione è anche la prima per tutto il territorio provinciale del Verbano Cusio Ossola: le popolazioni conosciute più vicine sono state infatti segnalate in provincia di Novara, per la precisione nel territorio del Parco naturale del Ticino.
Il Parco Nazionale Val Grande ospita una ricca diversità di libellule: le specie presenti costituiscono infatti il 27% di quelle presenti in Italia, il 38% di quelle piemontesi e il 59% di quelle della provincia del VCO.
Foto e approfondimenti sul sito del parco a questo link.