Nel Rapporto dell'Unione internazionale per la conservazione della natura, sono contenute alcune buone notizie. La prima è che i panda giganti non sono più a rischio di estinzione. Dopo 50 anni di lotta per la loro
conservazione, sono stati dichiarati fuori pericolo pur restando nella categoria vulnerabile. Inoltre sono state rivalutate le sette specie di tonno più pescate commercialmente.
Quattro di loro hanno mostrato segni di ripresa grazie ai Paesi che applicano quote di pesca più sostenibili, combattendo con successo la pesca illegale.
Purtroppo, però, le buone notizie finiscono qui.
Il 37% degli squali e delle razze del mondo è ritenuto a rischio di estinzione. La causa va ricercata nella perdita e nel degrado dell'habitat che colpisce il 31%degli esemplari. Il 10% delle specie invece, subisce gli
effetti dei cambiamenti climatici.
Brutte notizie anche per la lucertola vivente più grande del mondo. Il drago di Komodo, infatti, è passato da "Vulnerabile" a "In Pericolo".
Si prevede che l'aumento della temperatura globale e, successivamente, del livello del mare ridurranno l'habitat del drago di Komodo di almeno il 30% nei prossimi 45 anni.
La Lista Rossa dell'IUCN tiene conto di 138.374 specie. Di queste, ben 38.543 sono considerate a rischio estinzione.