Dal 12 al 19 aprile si è svolto il secondo periodo di monitoraggio sulla migrazione primaverile dell'avifauna, in transito da Sud verso Nord, sul monte Vesolina – Piani di Praglia, al confine sud-orientale del Parco – Zona Speciale di Conservazione "Capanne di Marcarolo".
Il progetto ha come obiettivo quello di monitorare il passaggio di alcune specie dell'Allegato I della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli" e di valutare la consistenza quali-quantitativa delle loro popolazioni nel corso degli anni, con particolare riferimento alle specie target.
Le specie osservate sono state il falco di palude, il nibbio bruno e quello reale, il biancone, il lodolaio, il gheppio, la poiana, lo sparviere, il rondone e la rondine eil balestruccio. La specie target del mese di aprile è il falco di palude (Circus aeruginosus) che ha un areale di nidificazione molto ampio : va dalla Scandinavia e Finlandia al Nord Africa, fino all'Asia. In Italia la popolazione è stimata in 200-300 coppie; nidifica nel basso corso del fiume Po (Pianura Padana) e in maniera localizzata in Toscana, nel Salento, Calabria e Sardegna. Attualmente il falco di palude è considerato Vulnerabile per la Lista Rossa Italiana ed è inserito nell'Allegato I della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli". È un rapace di dimensioni medio-grandi (lunghezza 48-56 cm, apertura alare 115-135 cm) appartenente alla famiglia degli Accipitridi (Accipitridae).
L'aspetto è differente nei due sessi : la femmina è più grande e ha un piumaggio più uniforme con tonalità marrone; il maschio invece ha tonalità cromatiche inconfondibili, con piume marroni, mantello rossiccio, ali e coda grigio chiaro, mentre da sotto appare completamente chiaro, con le punte delle ali nere. È facile da osservare mentre cerca la corrente termica e guadagna quota senza battere le ali oppure nel momento della caccia, in cui alterna tratti di volo battuto a tratti in planata con le ali tenute a "V". Le sue prede sono piccoli mammiferi, uccelli acquatici, rettili e anfibi.
La migrazione primaverile verso Nord comincia già a fine marzo prevalentemente con i maschi, seguiti successivamente, da metà aprile, dalle femmine e dai giovani.
Il testo completo del comunicato stampa è disponibile a questo link.