Dal 10 al 14 marzo si è svolto il Monitoraggio per la Migrazione Primaverile dell'Avifauna sul monte Vesolina – Piani di Praglia, al confine sud-orientale del Parco – Zona Speciale di Conservazione "Capanne di Marcarolo".
Gli osservatori compilano una scheda di monitoraggio nella quale vengono vengono annotati, oltre ai dati geografici della località e alle condizioni meteo, gli avvistamenti degli individui, per specie e ora, in modo tale da poter elaborare l' indice medio di passaggio e le specie complessive.
La specie target del monitoraggio per il mese di marzo è stato il biancone (Circaetus gallicus), simbolo del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, che sverna nel continente africano per poi ritornare in primavera in Europa volando anche per 4000 km. Sull'Appennino ligure-piemontese, l'attuale consistenza è di almeno 50/60 coppie nidificanti, ma la specie in Europa ha uno stato di conservazione sfavorevole ed è ritenuta "vulnerabile" per la Lista Rossa Italiana. Tra le altre specie finora osservate figurano lo sparviere (Accipiter nisus), la poiana (Buteo buteo), il gheppio (Falco tinnunculus), il falco di palude (Circus aeruginosus), il colombaccio (Columba palumbus), lo storno (Sturnus vulgaris) e la cesena (Turdus pilaris). Il monitoraggio proseguirà nel mese di aprile per seguire principalmente i falchi di palude (Circus aeruginosus) e nel mese di maggio per il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus).
Nell'ambito del monitoraggio degli Anfibi nei Siti Natura 2000 gestiti dall'ente, i guardiaparco nel mese di maggio si sono concentrati nella ricerca dei siti di riproduzione della rana agile (Rana dalmatina).
La rana agile è generalmente il primo anfibio a poter essere osservato. Il suo periodo riproduttivo infatti è a fine inverno, tra febbraio e marzo, e per questo è possibile trovarla anche di giorno.
L'articolo completo è disponibile sul sito dell'Ente di gestione delle Aree protette dell'Appennino