Venerdì 10 maggio, con inizio alle 14,30 si svolgerà presso il Salone degli Specchi della Fondazione Bertoni, presso l'ex Caserma Mario Musso (Piazza Montebello, 1) a Saluzzo il convegno "Giada, grandi asce alpine del neolitico europeo"organizzato dal Parco del Monviso e dedicato alla "giada" o più comunemente conosciuta come "pietra verde del Monviso".
Alle ore 18 seguirà l'inaugurazione della mostra "La Giada del Monviso" dedicata alla "pietra verde di Oncino" e alle ricostruzioni della vita e delle attività tradizionali del periodo Neolitico nelle Valli del Monviso. La mostra è ospitata nelle Scuderie della Caserma Mario Musso, Saluzzo.
Secondo quanto emerso dalle ricerche storico-scientifica svolte negli ultimi 15 anni, circa 7000 anni fa, nell'appartato vallone di Oncino, ad est del Monviso, veniva estratto e lavorato un raro minerale simile alla più nota giada cinese. A render suggestivo il ritrovamento è stata anche la scoperta che i manufatti in "giadeite" hanno poi viaggiato per migliaia di chilometri fino a raggiungere, come punti estremi, l'Irlanda, la Normandia, Danimarca e Bulgaria.
La scoperta iniziale è da attribuirsi ai geologi dell'Università di Torino - Franco Rolfo e Roberto Compagnoni – che fin dal 2003 localizzano sulla Punta Rasciassa, a circa 2.400 m di quota, il primo giacimento primario (cioè in sede non fluviale) di giadeite delle Alpi.