Dal 15 marzo 2019 l'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie ha assunto la gestione delle seguenti Zone Speciali di Conservazione (ZSC), appartenenti alla Rete Natura 2000 dell'Alta Valle di Susa che si aggiungono alle sei aree già gestite dall'Ente per una superficie complessiva di 35.474 ettari.
Cosa sono Rete Natura 2000 e le Zone Speciali di Conservazione dell'Alta Val di Susa?
La Rete Natura 2000 è una rete ecologica di aree istituite in applicazione delle Direttive Europee Habitat ed Uccelli per garantire la protezione ed il mantenimento di habitat, specie animali, e vegetali in pericolo, vulnerabili o rare.
I siti proposti dalla Regione e approvati dal Ministero dell'Ambiente, ora in gestione dell'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, tutelano aspetti molto diversi dell'Alta Valle di Susa, come i detriti calcarei che ospitano endemismi come la Berardia subacaulis, una pianta ancestrale di origine Nord Africana, le foreste montane e subalpine di Pino uncinato su terreni calcarei, le stazioni relitte di Pino mugo, gli arbusteti umidi di rododendro ricchi di farfalle minacciate su tutto l'arco alpino, le praterie su cui vive la popolazione più consistente in Italia settentrionale di Passera lagia.
Rilevanti sono anche i laghi e le zone umide con vegetazione di torbiera bassa calcifila dove si possono osservare la Genziana di palude (Swertia perennis) e rare orchidee come la Dactyloriza incarnata, le boscaglie, rare in Piemonte, di un arbusto dei climi oceanici, il Tasso (Taxus baccata), i greti ancora naturali e non regimati dei torrenti in quota caratterizzati dalla presenza di Tamerice alpina (Myricaria germanica), solo per citarne alcuni.
Cosa comportano le Zone Speciali di Conservazione?
La tutela dei Siti della Rete Natura 2000 è obbligatoria per legge e prevede che ogni intervento, progetto, strumento di programmazione e di pianificazione territoriale, che possa avere ripercussioni sullo stato di conservazione delle specie e degli habitat dei siti, sia sottoposto ad una procedura di valutazione di incidenza.
Per verificare se un intervento sui siti debba essere assoggettato a questa procedura, occorrerà presentare istanza all'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, utilizzando la scheda guida che individua le informazioni minime necessarie (scheda verifica in versione DOC - Scheda verifica in versione PDF). La scheda può essere compilata ed inviata all'Ente oppure servire come schema per individuare le informazioni necessarie per produrre un proprio elaborato.
Poiché le Zone speciali di conservazione sono aree delicate e di grande valore naturalistico, tanto da costituire un interesse sovranazionale, per esse sono state stabilite dal Ministero dell'Ambiente e dalla Regione Piemonte delle misure di conservazione generali (valide per tutti i siti della regione) e specifiche per ogni zona.