Il territorio di Ostana è noto per gli interventi di restauro e di recupero delle sue abitazioni e delle sue borgate, favorite da una amministrazione comunale attenta all'ambiente naturale, alle architetture alpine e allo sviluppo di attività produttive, agricole e turistiche. Sono anche stati segnalati alcuni itinerari che si snodano fra le molte borgate, mentre altri sentieri risalgono i pendii verso la Punta Ostanetta. Alcuni tracciati purtroppo risultano poco segnalati, e solo qualcuno è stato inserito nel catasto regionale. Ad esempio non è stato accatastato il bel sentiero che - partendo da una strada chiusa al transito - sale al colle e alla Punta Selassa (La 'Slaço): non ci sono segnavia bianco-rossi, ma il tracciato è indicato da ometti in pietra ben visibili e da cartelli in legno, vecchi ma ancora in discrete condizioni. Giunti sulla Punta Selassa (2037 m) si ammira un magnifico panorama sul Monviso, sul Monte Bracco, sulla conca di Agliasco e verso la pianura, con in lontananza il Monte Rosa. Dalla cima si può continuare sul sentiero - indicato da ometti e vecchi segni rossi - che sale lungo il panoramico costone erboso che separa la Valle Po dalla Valle Infernotto e che delimita l'area protetta dal Parco del Monviso. Si arriva così al punto più elevato della gita, un panoramico dosso erboso senza nome (quota 2273 m) da cui si scende al vicino Colle Bernardo.
Per chiudere l'anello nell'area protetta si scende ora lungo il sentiero V8, indicato da segnavia bianco-rossi, ometti e da alcuni cartelli, in legno o in laminato, avendo di fronte la piramide del Monviso (che nel pomeriggio si copre quasi sempre di nuvole). Si giunge così sulla stradina sterrata dove si chiude l'anello e si torna al punto di partenza.
Dopo la gita è consigliabile la visita di qualche borgata di Ostana: una delle più interessanti è Sant'Antonio (Miribrart) dove si trova anche un moderno edificio in pietra - ben inserito fra le antiche case - che ospita il centro culturale Lou Pourtoun, la biblioteca e la Merenderia alpina.
Arrivare in auto
Da Paesana si percorre la strada che risale la Valle Po, lasciando a sinistra il bivio per Oncino, poi a destra quello per Ciampetti e si arriva al bivio a destra per Ostana. Si segue la strada che fa una coppia di tornanti, si fa un tornante a sinistra senza entrare in Ostana Villa e si sale con altre svolte. In due tornanti a sinistra si trascurano i rami che vanno diritto verso alcune borgate, poi si transita sotto il porticato della chiesa di Sant'Antonio (Miribrart). In un altro tornante si lascia a destra la borgata Bernardi, si continua a salire tra i pascoli con altri 3 tornanti e si arriva presso le mèire Durandini, dove la strada termina con un parcheggio (1622 m), utilizzato anche dal vicino agriturismo A nostro mizoun (se è al completo, si può parcheggiare lungo l'ultimo tratto di strada asfaltata).
Il percorso a piedi
Dal parcheggio con vista sul Monviso delle mèire Durandini (1622 m) si prosegue sullo stradello sterrato chiuso al transito dei veicoli, che giunge subito al magnifico costone di pascoli detto Pion da Charm (1635 m), dove si apre un bel panorama verso la pianura. Si segue lo sterrato che fa un tornante a sinistra, sale lungo il costone per pochi metri, quindi piega a destra e guadagna dolcemente quota in diagonale tra i pascoli, con un ampio panorama sul Monviso e verso la pianura, fino a un tornante a sinistra (1773 m, 25 min)
I cartelli in legno indicano la località Rouquét e la direzione in cui proseguire verso La 'Slaço, ossia Selassa in occitano: si segue la mulattiera che all'esterno del tornante va a mezza costa - in piano e lieve discesa - nella conca erbosa. Presso la sorgente di Coumbo Frino il sentiero si perde un poco, ma dopo pochi passi in piano, a valle della zona umida, si ritrova la traccia che sale in diagonale fino a un costone, dove guadagna quota con poche svolte fino a l'Arp (1841 m, 20 min, cartello). Qui il sentiero riprende l'andamento in mezza costa e lieve salita tra erba e sassi, con vista costante sul Monviso , giungendo su una strada sterrata di recente costruzione (10 min).
Si attraversa la strada e a monte di essa si ritrova il sentiero che sale verso sinistra, ma dopo pochi metri piega a destra e riprende a salire in diagonale verso est. Contorna l'impluvio di un valloncello e sale dolcemente in mezza costa, puntando verso la Punta Selassa. Ma presto poggia un po' a sinistra, transita a valle di un palo con cartelli in legno e arriva al Colle Selassa ('Slaço, 2012 m, 20 min), da cui appare la valle Infernotto.
Dalla sella si continua verso destra sull'ampio costone erboso, arrivando subito alla sommità della Punta Selassa (Crouç da 'Slaço, 2037 m, 5 min). Sulla cima vi è un ometto di pietra eretto su un roccione con alcune incisioni rupestri : una croce in uno scudo e le iniziali dei comuni che qui confinano tra loro, Ostana, Barge, Paesana. Il panorama spazia dal Monviso (foto di apertura) alla Valle Po, dal Monte Bracco alla pianura verso Saluzzo e Pinerolo, con in lontananza la collina di Torino, mentre Cervino e Monte Rosa si vedono solo nelle giornate più limpide.
La Punta Selassa è un'ottima meta per chi cerca gite brevi e poco faticose (il ritorno sul percorso di salita richiede 1-1.10 ore). Ma se non ci sono nuvole in arrivo e si vuole camminare ancora un poco, effettuando un itinerario ad anello, si può salire lungo l'ampio costone erboso che porta al Colle Bernardo .
In tal caso si torna al Colle Selassa e si continua sul sentiero che risale il costone erboso, indicato da ometti e rari, vecchi segnavia rossi. Dopo un primo dosso il sentiero si tiene un po' discosto dal costone, sul suo lato sinistro, con vista sul Monviso. Il sentiero torna sul costone in un tratto in cui è quasi pianeggiante, poi riprende a salire e poggia verso destra, tagliando uno scosceso pendio di rododendri con vista sulla Valle Infernotto . Per qualche metro è un po' stretto ma ben percorribile e subito dopo si affaccia dall'alto sul vasto ripiano erboso del Colle Bernardo (35 min.).
Prima di scendere al vicino colle è consigliabile svoltare a sinistra su una traccia nell'erba che in lieve salita porta (5 min) a una piatta sommità di erba e sassi (2273 m), con vista sul Monviso e sull'Ostanetta.
Tornati al sentiero principale, si scende subito al Colle Bernardo (2252 m, 5 min, palo con cartelli in laminato bianco).
Qui si deve seguire la direzione per Ostana indicata da uno dei cartelli, puntando verso sud-ovest su una traccia fra l'erba che va in piano a mezza costa, sul lato sinistro dell'ampia conca erbosa. Presto diventa un buon sentiero che va in lieve discesa e si porta su un largo costone erboso che si abbassa verso sud-sud-ovest con lo sfondo del Monviso (o delle nuvole pomeridiane che lo nascondono), giungendo a un bivio (2192 m, 15 min, cartello in legno utile solo per chi sale).
Qui si abbandona il costone e si svolta a sinistra sul sentiero a mezza costa, in piano e poi in lieve discesa, giungendo subito a un altro bivio indicato da piccoli cartelli in legno (5 min).
Si svolta a destra, e in discesa si arriva subito una sorgente e una zona umida, dove il sentiero scompare: andando in piano lo si ritrova subito e si prosegue con discesa diagonale in una conca di erba e sassi, toccando un'altra sorgente. Il sentiero continua in lieve discesa a mezza costa e ritorna sul largo costone abbandonato più in alto. Ora si percorre in lieve discesa il costone di erba punteggiato di sassi fino a incrociare una strada sterrata (25 min). Sul lato a valle della strada si individua (a fatica) il sentiero, purtroppo poco segnalato e invaso da acqua ed erba, che permette di tagliare il tornante della strada, che si raggiunge poco più in basso (5 min).
Camminando sulla strada sterrata, si transita a fianco di un caratteristico roccione (Piloun Sëvelhoun) e si giunge al tornante dove è iniziato l'anello (1773 m, 10 min). Infine si ripercorre in discesa la strada, tornando al Pion da Charm e al parcheggio (15 min).
Informazioni utili
Dislivello: 700 m.
Tempo di salita: 2 ore.
Tempo complessivo: 3.20 ore per l'anello (2.30 ore per a/r a Punta Selassa).
Difficoltà: E.
Periodo consigliato: primavera e autunno; nei pomeriggi delle colde giornate estive è frequente la nebbia, che può rendere difficile l'orientamento.
Carta: Fraternali 1:25.000, n. 10, Valle Po, Monviso.
Informazioni:d'estate e nei fine settimana delle altre stagioni presso il rifugio Galabèrna, tel. 345 5973406 e 0175 940310; Comune di Ostana, www.comune.ostana.cn.it, tel. 0175 94915; Parco del Monviso, www.parcomonviso.eu, informazioni tel. 011 4321008 da lunedì a venerdì, ore 8.30-12.30.
Punti d'appoggio: agriturismo A nostro mizoun (1630 m) alle mèire Durandini, http://anostromizoun.it, tel. 339 7616431; albergo-rifugio Galabèrna (1234 m) all'ingresso di Ostana Villa, www.rifugiogalaberna.com, tel. 345 5973406 e 0175 940310
Previsioni meteo: www.parcomonviso.eu/meteomonviso, bollettino emesso il lunedì, mercoledì e venerdì dalla Società Meteorologica Italiana (www.nimbus.it con le previsioni per tutto il Piemonte).
Note: i cani si possono portare, ma con guinzaglio (lunghezza massima 1,5 m) e museruola a portata di mano.
* Furio Chiaretta è giornalista e "sentierologo": progetta, descrive e fotografa itinerari escursionistici. Le sue ultime guide pubblicate sono: I più bei sentieri del Parco nazionale del Gran Paradiso; Passeggiate sulle montagne torinesi; Andar per laghi: 56 passeggiate a 196 laghi dalle Marittime al Gran Paradiso, con Blu edizioni; 142 laghi in Valle d'Aosta: 48 gite a piedi, con Mulatero editore; Le più belle escursioni panoramiche in Trentino; I sentieri più belli tra laghi, panorami e rifugi del Trentino; Rilassanti escursioni tra le montagne vicino a Torino, con Edizioni del Capricorno.