Una bella via acciottolata e scandita da 15 tabernacoli realizzati fra 1877 e 1890 permette di salire a piedi da Valperga al santuario di Belmonte, che domina il Canavese dalla cima di una collina.
Scavi archeologici hanno provato che il rilievo fu abitato già tra la fine dell'età del Bronzo e l'età del Ferro (dal XII al IV secolo avanti Cristo). Poi sulla sommità si sviluppò tra il V e VI secolo d.C. un villaggio fortificato (castrum) che fu occupato dai Longobardi nel VII secolo.
La presenza religiosa risale all'XI secolo, ma l'attuale santuario fu costruito alla fine del XIX secolo, mentre tra il 1712 e il 1825 venne realizzato qui l'ultimo dei Sacri Monti piemontesi. Anche a Belmonte - come nei Sacri Monti più celebri e antichi - si trova un percorso devozionale scandito da 13 cappelle che ospitano gruppi di statue a grandezza naturale per ricordare i momenti della Passione di Cristo.
I Sacri Monti piemontesi sono protetti come Riserve speciali dalla Regione e nel caso di Belmonte la protezione si estende per 349 ettari su tutta la collina, coperta da fitti boschi, in gran parte costituiti da castagneto ceduo misto a rovere, con prevalenza di frassini sul versante settentrionale (purtroppo nel 2019 un incendio ha colpito 195 ettari di bosco, ora oggetto di interventi di manutenzione). La collina è caratterizzata anche dalla presenza di affioramenti di graniti rossi, in parte compatti e in parte alterati in superficie, dove hanno originato notevoli depositi sabbiosi detti sabbionere, ben visibili percorrendo l'itinerario ad anello.
In salita si percorre la Via dei Piloni, che ha visto recenti interventi di manutenzione a cura del Comune, dell'Ente di gestione dei Sacri Monti e della Sovrintendenza. Lungo il cammino vi sono utili pannelli illustrativi (alcuni riportano la mappa dei percorsi) mentre davanti a ogni pilone c'è una pietra squadrata su cui ci si può sedere.
Giunti al Santuario si può fare un anello tra le cappelle del Sacro Monte, interessante anche per la gli scavi archeologici e i vasti panorami sul Canavese.
Quindi, se non si è troppo stanchi, si può effettuare un ritorno ad anello percorrendo un sentiero più lungo della via dei Piloni, che prevede all'inizio brevi discese un po' scivolose e alcune lievi risalite. L'itinerario si snoda lungo il primo tratto del Cammino Belmonte-Oropa, indicato da segnavia messi sui pali in legno dei cartelli segnavia; poi si percorre il valloncello del rio Livesa lungo il "Percorso naturalistico Le sabbionere" che permette di osservare da vicino alcune di queste formazioni geologiche, e si cammina su una lunga passerella in legno, realizzata dalla Riserva per non danneggiare una zona umida.
Arrivare in auto
Da Torino si percorre l'autostrada per Caselle fino all'uscita 3 per continuare sulla SR 460 che porta a Rivarolo, si prosegue sulla sr 460 per 5 km, fino a uno svincolo dove si seguono le indicazioni per Valperga. Attraversato il passaggio a livello, si percorre via Peradotto (parcheggi lungo la via), quindi si svolta a sinistra su via Mazzini, trovando subito sulla destra un controviale con parcheggi (invece in direzione del centro del paese vi è zona disco 60 min).
Se si vuole ridurre la fatica, si può raggiungere in auto un parcheggio all'inizio della via dei Piloni: in tal caso si prosegue su via Mazzini e si svolta subito a destra su via Busano, che si percorre per 200 metri, si gira a destra in via Villanova che tra le ville gira ancora a destra; al bivio a T si va a sinistra su via Verdi, arrivando alla chiesetta della Madonna della Neve. Qui si svolta a destra sulla stretta via Dante che sale tra antiche case, poi diventa via Belmonte e continua in piano tra prati e villette, fino a un piazzale sterrato sulla sinistra, dove si parcheggia (455 m).
Arrivare in treno + bus
Valperga sarebbe raggiungibile in treno da Torino con la linea 1 del Servizio ferroviario metropolitano (SFM 1). Ma tra Rivarolo e Pont è prevista nel 2024 l'elettrificazione della linea e nel frattempo il servizio ferroviario è sospeso. Quindi per un periodo ancora lungo si dovranno utilizzare i treni del SFM 1 fino a Rivarolo (orari in www.sfmtorino.it), poi i bus GTT per Cuorgnè-Pont (orari in www.gtt.to.it, linea 5137), scendendo alla fermata della chiesa parrocchiale di Valperga. Nei giorni festivi ci sono solo corse ogni 2 ore.
Il percorso a piedi
Dai parcheggi urbani di Valperga (377 m) si percorre via Mazzini, si passa a fianco della chiesa parrocchiale (fermata del bus GTT) e si prosegue diritto su via Volta, entrando nel centro storico. La via passa sotto un portico, svolta a sinistra e sale acciottolata facendo una curva a destra presso la chiesetta di S.Aventino, costeggia il parco di una antica villa e passando in un altro portico giunge alla chiesa di San Giorgio (438 m), già citata nel 1150. Attraversato il sagrato, si transita a valle del castello e dopo uno slargo si confluisce in lieve discesa su una strada asfaltata più ampia (via Belmonte) che va in lieve salita, piega a destra in un bivio, prosegue tra i coltivi e dopo una casa si trova un parcheggio (455 m, 30 min; fin qui si può arrivare in auto; pannello con mappa dei percorsi).
Subito dopo c'è una biforcazione: si lascia la stradina in piano (su cui si chiuderà l'anello) per seguire il ramo di sinistra in salita indicato da cartelli in legno .
Presto l'asfalto lascia il posto all'antico acciottolato, si incontra un pilone votivo e si scorge in alto la cappella di Santa Apollonia ; alternando tratti acciottolati e sterrati la via fa due tornanti (all'esterno del secondo si stacca la diramazione verso Santa Apollonia) e giunge a un bivio (530 m, 10 min).
Si lascia a destra il sentiero 421 per proseguire sulla stradina acciottolata e scandita dai piloni dedicati ai 15 misteri del Rosario. Nel bosco si susseguono così i 5 piloni dedicati ai misteri gaudiosi (annunciazione, visitazione, nascita di Gesù, presentazione al tempio, disputa con i dottori), a cui seguono i primi due misteri dolorosi (adorazione nell'orto e flagellazione). Quindi si aggira un costone, da cui appare il Santuario e la vicinissima cappella della Samaritana (611 m, 10 min), con panche in pietra per la sosta.
Si prosegue tra i segni dell'incendio del 2019, con ampi scorci sulla pianura, toccando altri piloni
(incoronazione di spine, salita al calvario, crocifissione), costruiti su scenografici roccioni. Infine si toccano i 5 piloni dedicati ai misteri gloriosi (resurrezione, ascensione, discesa dello Spirito santo, assunzione di Maria, incoronazione di Maria): prima degli ultimi piloni si lascia a destra il sentiero che porta a un monumento dedicato agli alpini e poco dopo, a sinistra, il sentiero per il ritorno ad anello, quindi con un tornante a destra e una scalinata si arriva al Santuario di Belmonte (710 m, 20 min), che offre un vasto panorama sul Canavese .
Si ridiscende la scalinata e si segue verso sinistra l'asfalto in salita, che porta subito al sepolcreto dei conti di Valperga e a un piazzale panoramico che domina il boscoso versante settentrionale di Belmonte, tra cui si scorgono le erosioni dette sabbionere, con lo sfondo di Cuorgnè.
Continuando sulla carrozzabile di accesso al Santuario si arriva alla prima cappella del Sacro Monte; poco più avanti c'è un bivio dove si abbandona l'asfalto per seguire lo stradello (chiuso alle auto) del percorso devozionale, che in lieve salita porta subito alla II cappella (le statue nelle prime cappelle sono protette da un vetro che ne rende difficile l'osservazione). Si toccano la III e la IV cappella del Sacro Monte giungendo in un bel ripiano con un bivio: lasciando a sinistra il ramo che abbrevia il percorso, si va in lieve discesa alla V cappella. Il tracciato pedonale - delimitato da staccionate - prosegue in mezzo agli scavi archeologici che hanno messo in luce i resti del villaggio longobardo, e raggiunge la VI cappella (la Veronica), posta su un ripiano panoramico all'estremità sud-ovest della cima di Belmonte (719 m). Si continua con un breve discesa a gradini e poi con lievi saliscendi fra querce e castagni, toccando altre cinque cappelle; una lieve risalita conduce alla XII cappella, a pianta ottagonale, da cui si domina il santuario e la pianura. Verso sinistra si stacca il sentiero che porta - con una gradinata finale - alla statua di San Francesco, collocata sul punto più elevato del rilievo di Belmonte (735 m). Infine, passando presso l'ultima cappella (XIII), si chiude l'anello e si torna verso il santuario (20 min).
Quindi si percorre in discesa la via dei Piloni fino al parcheggio da cui si è partiti o fino alla fermata del bus (1 ora).
Il ritorno ad anello
Se dopo la salita sulla via dei Piloni e il giro tra le cappelle del Sacro Monte non si è stanchi, si può effettuare un anello percorrendo un sentiero più lungo, che prevede alcune lievi risalite e brevi discese ripide.
Dal Santuario si fanno pochi passi sulla via dei Piloni e dopo il primo tornante a sinistra si trova un bivio con cartelli. Si svolta a destra, seguendo il sentiero 423 (percorso Belmonte-Oropa) che va in lieve discesa a mezza costa nel bosco colpito dall'incendio del 2019 , poi scende con alcuni tornanti abbastanza ripidi e vista su Piandane, giungendo a un incrocio con cartelli (602 m; 15 min.).
Si va a destra sul sentiero 1 che si snoda a lungo in lieve salita a mezza costa, nel bosco colpito dall'incendio, con ampi panorami verso Pertusio e la pianura, poi fa una breve discesa su terreno scivoloso, risale di poco tra roccioni e rada vegetazione, quindi va in piano passando alla base del caratteristico roccione detto Roc Macagn (in alto si scorge la cappella della Veronica); con una breve discesa ripida si confluisce su un viottolo pianeggiante (cartelli, 15 min).
Lo si segue verso ovest, effettuando un lieve saliscendi in mezza costa, si aggira un costone da cui appaino le case di Pemonte, tra cui si raggiunge una stradina asfaltata (577 m, 10 min).
Giunti all'incrocio con la carrozzabile per Belmonte, la si segue per pochi metri in salita (destra), trovando subito sulla sinistra (cartello in legno, sentiero 4) uno stradello in piano che porta a una azienda agricola. Si prosegue diritto, su un viottolo inerbito che va in lieve discesa e poi in piano in un ampio valloncello boscoso, tenendosi sulla destra del rio Livesa. Attraversato un ruscello si vede a destra una sabbionera , con il suo caratteristico, giallo terreno sabbioso (10 min).
Si continua in piano nel bosco e con una salitella si giunge al bivio del sentiero 6 per il Santuario, che si lascia sulla destra. Si prosegue sul sentiero 4 con una breve discesa e poi con tratti in piano o a lievi saliscendi nel bosco, giungendo a una lunga passerella in legno realizzata dal parco sullo scosceso, umido pendio, che facilita il cammino ed evita il degrado del terreno.
Con il piacevole percorso sulla passerella si raggiunge una radura, dove il sentiero diventa un comodo viottolo che porta a un bivio: si trascura il ramo di sinistra (percorso Belmonte-Oropa) e si prosegue diritto, sul viottolo che piegando a destra giunge in una radura con la sabbionera di Maglietti. Lo stradello dal fondo sabbioso rientra nel bosco (segni dell'incendio del 2019) e con vista sulle case di Bosdonio sull'altro versante della valle giunge a una casa isolata (523 m, 15 min).
Si continua sulla stradina asfaltata in discesa che tocca la frazione Trucdi chi (485 m) e giunge al parcheggio (455 m, 10 min) dove si chiude l'anello.
Sul percorso di andata si torna al Castello e si scende nel centro storico di Valperga, fino ai parcheggi o alla stazione (25 min).
Informazioni utili
Dislivello della Via dei Piloni: 375 m dalla stazione; 300 m dal parcheggio q. 455.
Dislivello dell'anello: 475 m dalla stazione; 400 m dal parcheggio q. 455.
Tempo di salita (con il giro fra le cappelle del Sacro Monte): 1.30 ore dalla stazione; 1 ora dal parcheggio q. 455.
Tempo complessivo dell'anello: 3.40 ore dalla stazione; 2.45 ore dal parcheggio q. 455.
Difficoltà: T la Via dei Piloni; E l'anello.
Periodo consigliato: autunno, inverno, primavera; meglio i giorni feriali per trovare un ambiente tranquillo intorno al santuario (nei giorni festivi è meta di molte auto).
Carta: Mu 1:20.000, carta n. 04, Valle Sacra. Mappa sul pannello al parcheggio di q. 455.
Informazioni: www.sacrimonti.org/sacromonte-belmonte; Ente di gestione dei Sacri Monti, Riserva speciale del Sacro Monte di Belmonte, tel. 011 4320862.
Previsioni meteo: www.nimbus.it
Note: si può fare la gita con il proprio cane, purché al guinzaglio (lunghezza massima 1,5 m) e con museruola a portata di mano; in discesa i ciclisti possono percorrere la Via dei Piloni solo a piedi, con bici a mano.
* Furio Chiaretta è giornalista e "sentierologo": progetta, descrive e fotografa itinerari escursionistici. Le sue ultime guide pubblicate sono: I più bei sentieri del Parco nazionale del Gran Paradiso; Passeggiate sulle montagne torinesi; Andar per laghi: 56 passeggiate a 196 laghi dalle Marittime al Gran Paradiso, con Blu edizioni; 142 laghi in Valle d'Aosta: 48 gite a piedi, con Mulatero editore; Le più belle escursioni panoramiche in Trentino; I sentieri più belli tra laghi, panorami e rifugi del Trentino; Rilassanti escursioni tra le montagne vicino a Torino con Edizioni del Capricorno.