Poco sopra il noto Lago di Viverone, nascosta dai folti boschi di castagno, la Bassa Serra Biellese costituisce un'interessante realtà naturalistica e culturale, fatta di pievi, piccoli borghi, rocche e suggestivi sentieri. Un patrimonio storico di grande valore sparso tra colli e coltivi ancora poco conosciuto e valorizzato. Si tratta di insediamenti palafitticoli proto-storici, resti di insediamenti celtico-longobardi e romani, chiese romaniche e roccaforti duecentesche. Luoghi suggestivi e poco noti, a volte difficili da trovare, ma senza dubbio intriganti per chi desidera avvicinarsi a un territorio esplorandone le origini, la storia e la natura.
Per far conoscere tale ricchezza il Museo laboratorio dell'oro e della pietra di Salussola, in collaborazione con la Provincia di Biella, l'amministrazione comunale di Salussola e numerosi enti territoriali, ha ricostruito e restaurato quelle che un tempo erano le antiche vie e mulattiere che collegavano i paesi della Serra o che rappresentavano i percorsi delle processioni liturgiche. Sono stati aperti cinque sentieri, ben gestiti e segnalati, distinti ognuno da uno specifico tema (via dell'oro, dei percorsi liturgici, delle testimonianze medievali, ecc...) in grado di avvicinare il turista in modo attivo e non solo come semplice spettatore del ricco territorio. I sentieri hanno come punto di partenza l'area attrezzata alle porte di Prelle, frazione collinare di Salussola, che offre possibilità di parcheggio e due tabelloni informativi che introducono il visitatore a ciò che troverà sul proprio cammino.
Salussola è il più grande centro dei borghi collegati dalla rete sentieristica. Sede del già citato Museo laboratorio dell'oro e della pietra, il paese è adagiato su un terrazzo naturale sulla valle del Fiume Elvo, offrendo al visitatore un punto di osservazione panoramica privilegiato sulla pianura biellese e ancor più sui monti che l'abbracciano. Reperti archeologici di origine romana confermano la sua ubicazione lungo la strada imperiale che collegava il Vercellese con Ivrea e la Valle d'Aosta. In questa zona un tempo vi erano miniere d'oro e d'argento. Salussola, nonostante le dimensioni ridotte, è ricca di edifici storici tra cui la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta (sec. XIII – XIV), romano-gotica, che conserva le reliquie del Beato Pietro Levita, diacono di Papa Gregorio Magno, il più antico Santo Biellese e le reliquie di San Grato.
Tornando a Prelle, è possibile scegliere tra cinque sentieri principali, tutti non molto impegnativi ma con tempi di percorrenza che variano tra le due e le sei ore.
Quello proposto è il sentiero denominato La via verso i laghi: dalla preistoria alla storia. Una facile passeggiata percorribile in quattro ore che si sviluppa su 11 km di tracciato, con salite mai eccessive, in un'alternanza di boschi, radure e punti panoramici. Il sentiero rappresenta un autentico viaggio nella storia, alla scoperta delle fortificazioni celtiche e longobarde, dei resti delle palafitte preistoriche, di laghi misteriosi e castelli turriti. Buona parte del sentiero coincide con il tracciato della GTB, Grande Traversata del Biellese, itinerario escursionistico inaugurato nel 1998 che si estende per più di 200 chilometri di sentieri e stradine pedonali dotati di segnaletica e pannelli illustrativi e che ha lo scopo di far conoscere i luoghi storici e naturalistici della Provincia.
Dall'area attrezzata di Prelle (347 m) si sale sulla strada asfaltata Prelle - Zimone in direzione Zimone. Dopo 400 metri ci si immette sull'ampia pista a sinistra nel bosco, con direzione Cascina Vercellina. Giunti quasi alla sommità del cordone morenico si prende un tratturo a destra che prosegue prima in direzione ovest fino al filo di cresta, poi scende dalla parte opposta conducendo al Roc della Regina, all'interno del folto bosco. Il grande masso trasportato dal ghiacciaio è stato probabilmente altare sacrificale celtico. Intorno, la fantasia popolare in passato ha creato bizzarre leggende a proposito di mitiche regine amanti della tessitura. Regine pagane in seguito identificate dalla tradizione cristiana nella Madonna.
Usciti dal bosco si costeggia la recinzione di una cascina per poi imboccare una stradina in terra battuta che conduce all'oratorio di S. Elisabetta, risalente al 1600 (dopo 30 minuti circa dalla partenza). Si prosegue quindi verso il lago di Bertignano (400 m), dove, nel 1912 e nel 1978, furono ritrovate due piroghe risalenti a 3.000 anni fa. Qui si può fare una deviazione verso la Cava di Purcare (420 m), sede di un antico villaggio palafitticolo, o proseguire fino alla frazione di Rolle di Viverone (375 m), da cui si può ammirare il Lago di Viverone. Prima di tornare a Prelle, completando il sentiero, si consiglia una breve deviazione verso il Castello di Roppolo (369 m).
Al Castello, perfettamente restaurato, si può arrivare agevolmente a piedi dal centro storico di Viverone, percorrendo però stradine asfaltate, o in alternativa con l'auto.
L'antico maniero, ricco di storia, a lungo conteso tra le signorie dei Visconti e dei Savoia, risale al IX secolo, ampliato e rimaneggiato nei secoli successivi. Occupa una felice posizione collinare, a guardia della strada che dalla pianura vercellese conduceva verso i valichi alpini della Valle d'Aosta. La vista del Lago di Viverone lascia stupito l'osservatore, che dagli spalti dell'antica fortificazione può ammirare il variopinto paesaggio, che all'azzurro dell'acqua contrappone le mille sfumature dei verdeggianti campi coltivati. Attualmente il Castello ospita un rinomato ristorante e l'enoteca del biellese e nella bella stagione è sede di iniziative culturali ed eno-gastronomiche.
Info: l'Associazione AVPS (Associazione Valorizzazione Paesaggio Bassa Serra Biellese), tel. 0161998124