Sono due i capi abbattuti in novembre dai guardiaparco valsusini, nel comune di Villar Focchiardo, e successivamente conferiti al nuovo centro Rousset di Oulx, autorizzato per la lavorazione della selvaggina, dove il veterinario della Asl ha certificato la commestibilità della carne. Successivamente è stato possibile lavorarla e prepararla in pacchetti pronti per la distribuzione che sono stati consegnati alle due associazioni. I costi della lavorazione, trattandosi di pochi capi, sono al momento sostenuti dal Parco.
Le operazioni di abbattimento dei cinghiali sono previste, oltre che dal Piano di Gestione del Parco, approvato dal Consiglio dell'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie a ottobre 2019, a seguito del parere favorevole di ISPRA, anche dalle "Misure di controllo e prevenzione della diffusione della Peste suina africana" nazionali e regionali, disposte per arginare la diffusione della malattia virale comparsa in Piemonte, a Ovada, a gennaio 2022.
L'Ente ha deciso di attivare un circuito virtuoso, operando gli abbattimenti con proprio personale dipendente - cioé guardiaparco appositamente formati e preparati - destinando le carni alla popolazione locale che necessita di sostegno attraverso le due principali associazioni presenti sul territorio della Valle di Susa.
Per approfondimenti:
Sito Aree protette Alpi Cozie