E' stata pubblicata la relazione sui siti di svernamento degli uccelli acquatici in Piemonte, da parte del Centro di Referenza Regionale Avifauna Planiziale (CRAP) in capo all'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese.
Lungo l'asta fluviale del Po, all'interno del sistema di Aree protette del Po piemontese, grazie alla protezione garantita a partire dalla fine degli anni '80 del secolo scorso, si trova circa il 40% del totale degli uccelli censiti in Piemonte, in particolare nel basso vercellese si trovano siti di grande interesse a livello regionale come la Palude di San Genuario e la zona umida di Fontana Gigante che ospitano una ricca avifauna durante tutto l'anno, con notevoli concentrazioni di anatre, e non solo, nel periodo invernale. Anche il lago di Viverone rappresenta uno dei luoghi storicamente più importanti della Regione: anatre, svassi, strolaghe e gabbiani si concentrano lì in migliaia di individui.
Per contro la popolazione nidificante in Italia di buona parte degli uccelli acquatici risulta di modesta entità ed è in calo in Piemonte: sono in netta diminuzione la Canapiglia (Marecastrepera), il Moriglione (Aythya ferina)e la Marzaiola (Spatula querquedula), ridotte a poche coppie. Tra le specie in incremento è significativa la Gru (Grus grus). I dati contenuti nel documento sembrerebbero quindi suggerire la necessità di una più adeguata pianificazione venatoria rispetto ad alcune specie.
La Relazione completa è disponibile sul sito delle Aree protette del Po piemontese