Mercoledì 20 aprile, nella sede dell'Unione montana Valle Grana è stata firmata la Carta di intenti della Comunità Custode di Biodiversità Bosso – Valle Grana.
Il documento è stato elaborato nell'ambito del progetto Biodiv del Pitem Interreg Alcotra Biodiv'Alp che promuove la biodiversità e gli habitat quale fattore di sviluppo dei territori e per mettere in atto una governance per la valorizzazione e la tutela attiva e partecipativa della biodiversità transalpina. Obiettivi che si perseguono anche con la costituzione di cosiddette Comunità Custodi di Biodiversità, costituite da portatori di interesse (pubblici e privati), i quali con la sottoscrizione della Carta di intenti si impegnano a realizzare azioni di promozione e gestione sostenibile della biodiversità locale.
Per quanto riguarda la Valle Grana le azioni sono mirate in particolare alla conservazione del bosso, inserito nella Lista Rossa delle specie minacciate. Il principale fattore di rischio è la diffusione della Piralide del bosso, farfalla esotica che si nutre in modo esclusivo delle foglie della pianta fino a causarne la morte o forti danneggiamenti.
La Carta individua tre azioni specifiche a favore della conservazione e valorizzazione del bosso attraverso: la gestione selvicolturale attiva e sostenibile anche mediante l'utilizzo del suo legname in torneria ed artigianato artistico; il monitoraggio dello stato sanitario della specie e la creazione di popolamenti a quote superiori alle attuali per limitare la presenza della Piralide; la lotta al parassita e la promozione di una produzione mellifera da tutelare con un marchio di qualità e di origine per il miele di bosso o di bossoleta.
Hanno firmato la Carta di Intenti della Comunità Custodi del bosso i rappresentanti istituzionali delle Aree Protette Alpi Marittime, del Comune di Pradleves, della Coop. Blue Biloba – Forest Sharing; dell'associazione La Cevitou – Ecomuseo del Castelmagno.