Tra le conseguenze dell'allarme siccità (in provincia di Torino non piove dallo scorso 8 dicembre) vi è il moltiplicarsi degli incendi boschivi. Domenica 30 gennaio si sono registrati incendi a Preparetto di Castellamonte, lungo la strada che porta in frazione Filia, e nella zona dell'Orrido di Foresto a Bussoleno. Un altro grosso incendio si è sviluppato il 31 gennaio nei boschi sopra Rubiana, nella zona del Col del Lys, in Val di Susa.
Si ricorda che con determinazione dirigenziale n. 40 del 14.01.2022 è stato dichiarato lo stato di massima pericolosità incendi boschivi a partire dal 16 gennaio 2022.
Per la prevenzione degli incendi è fondamentale prestare la dovuta attenzione e il rispetto delle regole richiamate nel provvedimento: sono infatti vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l'innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio.
Le violazioni dei divieti e l'inosservanza delle prescrizioni, durante il periodo di massima pericolosità incendi boschivi comportano l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa statale L. 353/2000.
Tutti i cittadini possono difendere il territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo.