Su 38 progetti finanziati in tutta Italia dal Ministero della Transizione Ecologica, quello delle Aree protette del Po piemontese (la "Foresta condivisa del Po piemontese") è risultato il primo su scala nazionale.
L'Ente-Parco ha contribuito a questo risultato fornendo gli elaborati, realizzati insieme allo Studio Sintesi Ingegneria e Paesaggio di Torino, alla Città Metropolitana di Torino che li ha vagliati e poi inviati al MiTE per la selezione finale.
Grazie al progetto, che vale 500.000 euro e riguarda interventi di riforestazione all'interno del Parco naturale del Po piemontese e immediate vicinanze, saranno messi a dimora su 16 ettari 7.754 alberi e 3.713 arbusti. Due le aree di intervento: la prima è situata tra i comuni di Verolengo e Lauriano mentre la seconda riguarda aree molto vicine tra loro in Carignano e Carmagnola, rispettivamente in località Po Morto e Lanca di San Michele, all'interno di due siti della Rete Natura 2000.
Il piano prevede l'eradicazione delle specie esotiche invasive, la messa a dimora di arbusti e alberi autoctoni che miglioreranno la qualità ecologica degli habitat forestali e la gestione e cura delle aree riforestate, anche per prevenire il ritorno delle specie aliene, per i prossimi sette anni.
Per approfondimenti:
Sito dell'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese
Pagina facebook: @areeprotettePo.piemontese