L'uso del veleno è una pratica non solo illegale, ma subdola e pericolosa. I bocconi avvelenati sono tra le più serie minacce per la conservazione del lupo, e della fauna in genere. Non sono colpiti solo i malcapitati che mangiano il boccone mortale, ma anche tutti quelli che si alimentano di carcasse e vengono quindi a loro volta avvelenati dai resti degli animali uccisi.
Le unità cinofile antiveleno sono uno strumento fondamentale per contrastare l'avvelenamento. Occorre però seguire un percorso di training perché la squadra funzioni al suo meglio, e ad allenarsi non è solo il cane, ma la coppia cane-conduttore, che devono sviluppare una fortissima intesa e reciproca comprensione. Come funziona una squadra cinofila antiveleno?
Il progetto Life Wolfalps EU prevede la creazione di nuove squadre cinofile antiveleno. Sul sito ufficiale è pubblicata un'intervista a Roberta Bottaro, addestratrice cinofila ENCI, incaricata dell'addestramento di 3 cani (e dei relativi conduttori) che formeranno le squadre. Di queste una sarà operativa nelle Aree protette delle Alpi marittime Marittime.