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A ciascun fiore il suo colore

Alcuni fiori cambiano il loro colore durante la loro vita. Ciò avviene in seguito alla trasformazione chimica dei pigmenti che colorano i petali: la clorofilla ad esempio dà loro il colore verde, mentre antociani e carotenoidi i colori rosa, giallo e rosso.

  • Stefano Camanni
  • marzo 2010
  • Martedì, 30 Marzo 2010
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Secondo una ricercatrice americana quello che può sembrare apparentemente un fenomeno casuale è in realtà dovuto a un adattamento reciproco tra piante e insetti. Tutti noi osserviamo in primavera ed estate api e farfalle posarsi sui fiori. Gli insetti vengono attratti dai colori dei petali, ma anche dalle loro forme e dai loro profumi, e trovano il nettare e il polline che per loro sono un cibo prezioso. In questo modo, senza saperlo, trasferiscono il polline dagli stami di un fiore allo stigma di un altro fiore della stessa specie, contribuendo così alla riproduzione della pianta. Si è visto che il modificarsi del colore dei fiori è un modo di comunicare con gli insetti. Il colore più acceso dei fiori, che corrisponde allo stesso tempo al momento di massima sbocciatura e di ricchezza di nettare, è un segnale irresistibile per gli impollinatori. Sia le piante che gli insetti ricavano un beneficio da questo sistema. I fiori ricevono un efficiente servizio di impollinazione, gli impollinatori trovano la massima ricchezza di cibo. Il tutto sembrerebbe un comportamento appreso. Secondo alcuni esperimenti gli insetti più giovani si posano a caso sui fiori. Solo successivamente, con l'esperienza, imparano che i fiori più ricchi di nettare sono quelli con i colori più vivaci. Ma ci sono tante altre curiosità. Alcuni fiori, come ad esempio quelli della digitale, non sono solo ben colorati ma presentano anche delle macchie sui petali che guidano l'insetto verso il nettare. Senza contare poi che gli insetti riescono a vedere lunghezze d'onda di luce diverse da quelle percepite dall'occhio umano, come ad esempio i raggi ultravioletti, e a loro volta i colori di un bel prato fiorito possono apparire completamente diversi che a noi.
Cambio di colore
In autunno si assiste a un'esplosione di colori e le foglie delle piante assumono le tinte più variegate, dal giallo dei pioppi e dei frassini al marrone delle querce e al rosa e rosso dei cilegi selvatici. Poi, in pochi giorni, le foglie si staccano dai rami e cadono. Il tutto dipende dalla presenza di pigmenti. In primavera ed estate i colori sono determinati dalla clorofilla e prevale il verde. In autunno invece diminuisce la clorofilla e prevalgono i carotenoidi, con colori che vanno dal giallo all'arancio, e gli antociani con il tipico colore rosso.
Coloranti per l'uomo
Prima dell'avvento dell'industria chimica inchiostri e smalti, nonché molte tinture, venivano ricavati dalle piante. Pensiamo ai petali dello zafferano dai quali si ricava un pigmento rosso a uso cosmetico, o l'indaco, le cui foglie forniscono un colorante blu, o ancora il pigmento giallo che viene estratto dal croco autunnale ed è impiegato nell'industria tessile e alimentare. Anche la stessa clorofilla, estratta dalle foglie di barbabietola, fornisce il colore verde.
Quali colori avranno le piante aliene?
La domanda ha una sua importanza scientifica in quanto può aiutare a capire se c'è vita sulla superficie di un altro pianeta. I ricercatori della Nasa stanno cercando di capire quali colori potrebbe avere la vegetazione illuminata da stelle diverse dal sole. Con stelle più calde le piante assorbirebbero luce blu e avrebbero colori verdi, giallo o rossi. Al contrario, con stelle più fredde del sole, verrebbe ricevuta meno luce visibile e le piante cercherebbero di assorbirne il più possibile, apparendo nere.

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