Il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus) si ciba di insetti, larve, uova di pesci, molluschi e crostacei. Li cerca attivamente sott'acqua per poi mangiarli su un posatoio abituale (nella foto si vedono i gusci svuotati sulla neve). Nuota e cammina in apnea e anzi i giovani, a primavera, imparano solitamente a nuotare prima che a volare.
È l'unico componente della famiglia Cinclidi, il cui nome ricorda il bavaglino bianco nitido sulla livrea marrone scuro. Protetto da piume magnificamente oliate, impermeabili e calde, non patisce il freddo, evidentemente, nemmeno alle zampe. Per questo è invidiato dalle mogli dai piedi freddi, e dai loro mariti ;)
Avvistarlo non è difficile, ma lo scatto per immortalarlo mette a dura prova sia l'indice del fotografo – solitamente intirizzito fino all'anchilosi – sia l'attrezzatura che, per quanto moderna e professionale, funziona ad energia; e questa, con il freddo e l'attesa, cala repentinamente (è buona norma tenere al caldo sul proprio corpo qualche batteria di riserva).
Bisogna poi battere le rive dei torrenti indossando stivali impermeabili e – purtroppo – senza possedere il meraviglioso sistema di riscaldamento agli arti inferiori del nostro amico.
Chi è Luca Giunti*
Nato a Genova, dal 1987 abita a Susa dove lavora come guardiaparco per l'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie. Sposato, ha due figli ormai universitari.
Laureatosi in Scienze Naturali all'Università di Torino, dal 2018 è nell'Albo italiano dei direttori dei Parchi nazionali istituito presso il Ministero dell'Ambiente. Partecipa ai Progetti Life+ dell'Unione Europea (tra i quali il Life Wolf Alps) e collabora con l'Università e Politecnico di Torino per i quali tiene corsi di fotografia naturalistica, lezioni su ricerche naturali ed ecologiche, educazione ambientale e sulle Valutazioni di Impatto Ambientale.
Collabora con numerose testate giornalistiche , ha pubblicato articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali e alcuni libri, soprattutto fotografici.
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