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Le Colline del Mare Astigiano, un progetto di promozione del territorio

Grazie ad un bando della Regione Piemonte, nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, sono stati realizzati interventi sul territorio di ben diciassette Comuni della Provincia di Asti. Il risultato è la valorizzazione del territorio e dei suoi itinerari a vantaggio del turismo ma anche dei residenti.

  • Alessandro Paolini
  • Aprile 2025
Martedì, 29 Aprile 2025
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Una delle "cornici ambientali" dello scultore Sergio Omedè - Foto R. Morra Una delle "cornici ambientali" dello scultore Sergio Omedè - Foto R. Morra

Una pluralità di interventi diffusi su un territorio di 17 comuni del settore Sud-ovest della provincia di Asti, nell'ambito del bando emanato dalla Regione Piemonte nel quadro del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 - misura 7, sottomisura 7.5 (Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola scala). Teatro delle azioni, il territorio che risponde al suggestivo nome di " Colline del Mare Astigiano" che comprende al suo interno anche gli Itinerari "La Via del Mare Astigiano" e "Dalla Langa al Monferrato per antiche vie medievali". Finalità del progetto? Fare scoprire il territorio ai visitatori e, al contempo, farlo riscoprire ai residenti, valorizzando i punti salienti e gli itinerari che evocano la storia paleontologica del Monferrato e delle Langhe.

Gli interventi realizzati

Le azioni messe in campo (per un importo totale appaltato di € 185.992,23) hanno riguardato una pluralità di interventi in differenti territori comunali. Dal miglioramento degli itinerari "La Via del Mare Astigiano" e "Dalla Langa al Monferrato", con la realizzazione di nuova segnaletica cicloturistica e escursionistica, all'installazione di "infopoint", fino alla riqualificazione dei belvedere e dei punti di osservazione (a Montegrosso d'Asti, Castagnole e Coazzolo). Dal miglioramento della ricettività e connettività internet, alla costruzione di un ponte sospeso per l'attraversamento del Rio Tiglione; dal miglioramento dell'accessibilità dei Geositi, fino alla realizzazione di punti di accoglimento dei turisti e comunicazione degli eventi al Castello di Costigliole e all'ingresso della Val Sarmassa.

L'arte come chiave di lettura del territorio

Ma non è tutto. Sono stati inseriti anche diversi elementi di arredo urbano, omogenei per forme e materiali, tra cui numerose sedutein legno e acciaio, portabiciclette, opere stradali e murarie, pavimentazioni, impianti. In alcuni punti significativi, inoltre, è stato dato spazio all'arte, con la messa in opera di elementi di valorizzazione del territorio, consistenti in particolari strutture denominate "cornici ambientali" create dallo scultore Sergio Omedè e realizzate dallo studio Morra. Cornici che hanno trovato posto in luoghi simbolo e punti panoramici nei comuni di Vigliano, Mombercelli, Rocca d'Arazzo, Rocchetta Tanaro, Mongardino, Montaldo Scarampi. Si tratta di moduli costituiti da una gabbia, realizzata con profilo in acciaio quadro, pieno, sulla quale - e nella quale - sono collocate delle reti metalliche, componendo trame più o meno fitte, in relazione al luogo. Il risultato è un' installazione che si pone come una provocazione e una guida alla lettura del territorio, porosa alla vista e trasparente.

Il bilancio del Parco

"La difficoltà di realizzare il progetto è stata anche quella di creare un unicum coerente, anche se con interventi distribuiti su una pluralità di territori comunali, ognuno con le sue peculiarità ed esigenze" spiega Graziano Delmastro, Direttore dell'Ente di gestione del Parco Paleontologico Astigiano.

"Tra gli interventi più particolari e scenografici la realizzazionedel ponte sospesoe delle cornici artistiche situate in punti panoramici. I risultati del progetto sono stati senz'altro positivi perché, pur in assenza di statistiche precise, dalla fine dei lavori abbiamo assistito ad un aumento delle iniziative a livello locale, con i Comuni che si sono avvantaggiati delle opere e infrastrutture realizzate. Possiamo dire che le comunità locali sono state stimolate a valorizzare le caratteristiche storiche e geologiche del territorio e ora la sfida sarà continuare su questa strada. Noi stiamo già lavorando grazie ai fondi FESR per migliorare l'accessibilità della Valle Botto" conclude Delmastro.

I percorsi

La "Via del mare astigiano" si propone come un itinerario attraverso territori caratterizzati fortemente dall'acqua e dall'affioramento di reperti. All'interno del percorso sono presenti diversi punti di interesse storico-culturale rappresentati da centri storici rilevanti e architetture ad essi connesse di origine prevalentemente medievale ma con ampliamenti barocchi, come il Castello di Costigliole, ma anche tracce di epoca romana come le strade storiche di Montegrosso.

"Dalla Langa al Monferrato per antiche vie medievali" attraversa il territorio e diverse frazioni dei Comuni di Castagnole delle Lanze, Coazzolo, Costigliole d'Asti e Montegrosso d'Asti. Intende costituire una connessione per valorizzare i borghi di impianto medievale situati sulle sommità collinari ed i punti di belvedere che forniscono scorci panoramici di eccezionale valore. La lunghezza del tracciato è di 50 chilometri, suddivisi e percorribili in tre tappe che coincidono con i maggiori centri abitati, fornendo l'opportunità di visitare i principali monumenti storico-architettonici e ogni altro elemento di carattere turistico.

 

Installazione al Belvedere di Ferrere - Foto arch. EGAP Parco Paleontologico
La passerella di Belveglio -  Foto arch. EGAP Parco Paleontologico
Lo scultore Sergio Omedè -  Foto arch. EGAP Parco Paleontologico

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