Una possibile gestione condivisa delle acque del Lago Maggiore per andare oltre i diversi interessi economici che ruotano attorno alla risorsa idrica. E' quanto propone il documentario La natura dell'acqua, diretto dal regista Marco Tessaro, che rappresenta uno dei risultati del progetto Interreg Italia-Svizzera "Parchi Verbano Ticino" di cui le Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore sono il capofila italiano.
Interventi per la biodiversità del Ticino
Il film documenta gli sforzi per la tutela della biodiversità messi in atto dall'Ente di gestione delle Aree protte, a partire dagli interventi di riqualificazione ambientale nelle Riserve Naturale di Fondo Toce e dei Canneti di Dormelletto. Tra le azioni messe in luce nel lungometraggio, vi sono la rimozione delle specie vegetali invasive e le tecniche di ingegneria naturalistica per ripristinare i canneti, vitali per molte specie di flora e fauna.
Ad esempio, gestire flessibilmente i livelli del lago potrebbe essere un'azione utile per salvaguardare questi habitat cruciali e contrastare l'innalzamento dei livelli idrici che minaccia la rigenerazione dei canneti e altera gli habitat perilacuali, fondamentali per l'avifauna migratrice e altre specie acquatiche.
"La natura dell'acqua è un documentario collettivo, realizzato grazie alla passione e alla competenza di un gruppo di lavoro formato da tecnici, amministratori e scienziati da cui ho attinto a piene mani per sviluppare i contenuti presentati. Gli ecosistemi e la biodiversità dello straordinario sistema Ticino - Lago Maggiore meritano forme di tutela più efficaci, raggiungibili anche grazie alla consapevolezza scientifica emersa da questo importante progetto europeo," commenta Marco Tessaro.
"Il progetto si è posto l'obiettivo di migliorare la gestione sostenibile della risorsa idrica nel sistema Verbano - Ticino in ottica ambientale, tramite la valutazione degli effetti della regolazione dei livelli del Lago Maggiore, e in particolare tenendo in considerazione la gestione a monte della diga di Golasecca e gli effetti che possono verificarsi sugli ecosistemi naturali a valle della stessa, aggiunge la direttrice dell'Ente di Gestione delle Aree Protette (EGAP) del Ticino, Monica Perroni. Ringrazio inoltre Marco Tessaro perché con la sua capacità professionale è riuscito a interpretare e rendere visibile come l'acqua e l'ambiente non abbiano confini amministrativi e interessino tutti i territori, sia a monte che a valle, e quindi una gestione consapevole delle risorse idriche è un obiettivo comune", conclude la direttrice.
Impatto del documentario e prospettive future
Partecipando al Sondrio Festival, il documentario La natura dell'acqua ha guadagnato una visibilità internazionale che rafforza il suo messaggio sulla conservazione ambientale. Il lungometraggio ha ricevuto una risposta positiva dal pubblico e dagli esperti, evidenziando la potenza della narrazione visiva nel sensibilizzare sulle questioni ambientali. Le riflessioni generate si spera possano influenzare le politiche locali e la consapevolezza comunitaria: anche per queste ragioni il lavoro ha ricevuto il premio 'Ezio Monti' da Italia Nostra Lombardia.
Dopo il Sondrio Festival, l'Ente parco che è produttore del filmato e il regista sono alla ricerca di nuovi e ulteriori canali di distribuzione per raggiungere un pubblico più ampio e diversificato - dalla cittadinanza alle autorità locali - e cogliere così l'occasione di sottolineare l'importanza della cooperazione transfrontaliera per una gestione efficace delle risorse naturali.
La natura dell'acqua mette in luce la bellezza e la complessità degli habitat del Lago Maggiore e del Fiume Ticino ma rappresenta anche un appello urgente per l'impegno globale nella protezione e valorizzazione dei nostri ambienti naturali.
Il documentario è visibile anche al seguente link sul sito istituzionale dell'EGAP Ticino Lago Maggiore.