La tappa 13 attraversa l'area collinare situata tra la città di Ovada e la frazione Madonna delle Rocche di Molare, evitando il più possibile la rete stradale locale, particolarmente trafficata.
Dall'abitato di Belforte Monferrato si raggiunge la rotatoria che consente l'accesso all'autostrada e al centro commerciale Bennet, all'interno del quale è presente anche la farmacia. Facendo molta attenzione al passaggio dei mezzi motorizzati, si prosegue fino al ponte sul torrente Stura e, dopo averlo superato, si svolta a destra lungo la Strada Provinciale 456 "del Turchino" per circa 300 m: in corrispondenza dell'insegna del ristorante "La Volpina", posta sul lato opposto della carreggiata, si attraversa la strada con la dovuta cautela.
Se si è scelto di pernottare a Ovada, si consiglia di percorrere il Sentiero Natura lungo il torrente Stura, ritornando sulla provinciale soltanto per raggiungere la carreggiata opposta.
Il guado del Rio Volpina
Seguendo le indicazioni per il ristorante si imbocca la Strada Volpina e la si segue, prima su asfalto e poi su fondo naturale, oltrepassando il ponte sulla ferrovia e ignorando le deviazioni che, sia a destra sia a sinistra, portano a cascine e abitazioni private. Dopo circa 800 metri si tiene la sinistra e si perviene al guado sul rio Volpina , superato il quale l'itinerario prosegue in salita e attraversa un'area boscata fino all'intersezione con la strada comunale che collega il nucleo della frazione Costa di Ovada con le numerose cascine sparse sul territorio. Si svolta a sinistra (sulla destra è visibile il cimitero della frazione) e si percorre la strada comunale fino a un trivio, in corrispondenza del quale si sceglie la strada sterrata che sulla destra si mantiene a ridosso della sponda destra orografica del rio Volpina, in leggera ma costante salita per circa 1,2 km, fino all'incrocio con la strada comunale "del Termo" , che collega la frazione Costa di Ovada con il comune di Rossiglione.
Proseguendo a sinistra il cammino ricalca per un tratto la strada asfaltata: il traffico è generalmente scarso e tra la vegetazione arborea si aprono scorci panoramici sul paesaggio collinare . Dopo circa 1,4 km il cammino abbandona la strada asfaltata e prosegue a destra lungo la Strada Monteggio , che conduce alle porte di Molare. La strada è ampia, a fondo naturale e si immerge in un bosco misto di castagno e rovere. In leggera discesa si raggiunge l'incrocio con la strada Faiello, in corripondenza di alcune abitazioni, si tiene la sinistra e si prosegue lungo la Strada Monteggio, affrontando un breve tratto in leggera salita.
Dai boschi di conifere al paese di Molare
Giunti a quota 380 m si riprende a camminare in discesa, mentre la composizione del bosco è cambiata e ora predominano le conifere. Percorsi 1,5 km circa si perviene a un incrocio, si abbandona la Strada Monteggio e si continua a sinistra fino a quando il fondo naturale lascia il posto all'asfalto della Strada Granozza, che collega la località Battagliosi alla Strada Provinciale n. 456 Ovada – Molare. Si svolta a destra e, raggiunta la strada provinciale, a sinistra, si supera il ponte sul Torrente Orba e in pochi minuti si raggiunge l'abitato di Molare, che offre alcune opportunità per il pernottamento e la ristorazione. La tappa può quindi terminare qui, oppure proseguire per altri 5 km in direzione della frazione Madonna delle Rocche. Si attraversa l'abitato di Molare continuando a percorrere la SP 456, fino all'incrocio con la SP 205, che si imbocca girando a sinistra, in direzione Ponzone.
E' necessario seguire la SP 205 per un tratto piuttosto lungo, facendo attenzione al traffico veicolare: si superano i ruderi di una chiesetta fino a raggiungere l'incrocio con la SP 207, che, svoltando a sinistra, conduce alla frazione Madonna delle Rocche, situata al di là del Rio Amione, dove la piana di Molare si interrompe bruscamente contro i ripidi pendii boscosi che caratterizzano l'alta Valle Orba. Ad attirare l'attenzione del visitatore, già a partire da Molare, è il famoso Santuario Madonna delle Rocche , che vanta quasi cinque secoli di storia. Il culto di Maria ha reso celebre la frazione nel vasto territorio di Molare e le "Le Rocche" rappresentano da sempre l'accesso principale per chi vuole addentrarsi nei boschi dell'Alta Valle Orba.
Alla scoperta degli "alberghi" delle castagne
Raggiunta la frazione una deviazione a sinistra conduce al Parco Faunistico dell'Appennino situato in una posizione incantevole alle porte dell'Alta Valle Orba in un contesto paesaggistico e naturalistico. Proseguendo invece lungo il viale che sale al Santuario si raggiunge il percorso segnalato come CAI 557, che si stacca ai piedi della scalinata, sulla sinistra. È un itinerario a fondo naturale in direzione della frazione di San Luca, immerso in un lussureggiante bosco di castagni, che tocca le pendici del Bric Sternato (503 m) e prende il nome di Sentiero dei Tre Aberghi. Gli "aberghi" erano piccoli fabbricati sparsi nel bosco e utilizzati per l'essicazione delle castagne, quando i preziosi frutti rappresentavano un'importante fonte di cibo per la popolazione contadina. Raggiunto l'incrocio con il sentiero 557A si svolta a destra e dopo circa 300 m si perviene al punto tappa Cascina La Moglietta, situata a 225 m di altitudine .
Segnavia: CAI
Località di partenza: Belforte Monferrato 297 m.s.l.m
Località di arrivo: Molare – loc. la Moglietta 365 m.s.l.m.
Dislivello totale in salita: 680 m circa
Lunghezza: 14,8 Km
Tempo di percorrenza stimato, escluse le soste: 4.00 ore circa
Difficoltà: Escursionistico
Tappa 1: Capanne di Cosola - Montaldo di Cosola
Tappa 2: Montaldo di Cosola - Cartasegna
Tappa 3 - il borgo fantasma di Connio
Tappa 4 - I mulini del Parco Alta Val Borbera
Tappa 5 - I panorami del valico di San Fermo
Tappa 6 - Le strade del Borbera
Tappa 7 - Dal Borbera allo Scrivia
Tappa 8 - Attraverso i paesaggi della Val Lemme
Tappa 10 - La magia del Tobbio
Tappa 11 - Le Gole del Gorzente
Tappa 12 - Le miniere d'oro dei laghi della Lavagnina