La tappa ha inizio dall'abitato di Bosio : da piazza 1° Luglio si procede lungo via Fabbrica in direzione dell'incrocio con via Serra, che si segue in discesa fino alla piccola piazza con bar/pizzeria da cui si dipartono via Gavi e via Umberto I. Lungo quest'ultima, proseguendo per pochi metri, si arriva ad una piazzetta con alcune panchine e una fontanella d'acqua potabile.
La tappa prosegue invece lungo via Gavi, che si stacca a sinistra e va seguita fino all'uscita dal paese: al primo bivio, in Piazza della Repubblica, si segue a destra e così anche al bivio successivo, dove si tralascia via Frascaria. Quando la strada si immette sulla viabilità provinciale (SP 170, strada asfaltata) si prosegue verso sinistra per un breve tratto (50 m) per poi svoltare in via Praghè, che si stacca in discesa sulla destra.
Si cammina lungo via Praghè, prima asfaltata e poi sterrata, attraversando il rio Cornareto e proseguendo sulla destra dopo il pontino, giungendo infine a uno spiazzo da cui si dipartono alcune carrabili private: la tappa prosegue lungo il torrente, senza attraversarlo, sulla sponda destra idrografica. In breve la strada incomincia a salire, si prosegue in salita per circa 1,6 km e nel primo tratto si può apprezzare l'interessante geologia della sponda opposta del rio Cornareto, fino ad un bivio dove si svolta a sinistra: percorsi altri 200 m si raggiunge il crinale che si affaccia sulla valle del rio San Pietro e si segue la strada che sale a destra. Si prosegue per circa 1,1km, trascurando alcuni bivi minori, fino ad un ampio tornante in salita dove si incontrano i ruderi di un gruppo di vecchie case e cascine immerse nel bosco. Mentre la pendenza del percorso diminuisce, si perviene a uno spiazzo da cui si dipartono quattro strade differenti: si prende la seconda a sinistra e si cammina seguendo la direzione dell'ampio crinale, con blandi saliscendi, per 1,5 km: si ignora il primo bivio con una strada privata, mentre al secondo bivio si svolta a sinistra, lungo una sterrata che supera il crinale tagliando a mezza costa il versante est del monte Lanzone, noto per l'imponente statua della Madonna degli Alpini e visibile già dal paese di Bosio. La sterrata termina in corrispondenza della SP 165 (strada asfaltata) in corrispondenza dell'azienda agricola "Pian della Castagna" .
Da Pian della Castagna la tappa segue la SP165 in discesa per poco più di 200m, per poi svoltare a destra in corrispondenza di una piazzola seguendo una vecchia mulattiera che scende fino rio Roverno, lo attraversa e risale fino alla SP165: dallo spiazzo a bordo strada dove il tracciato si immette nuovamente sull'asfalto si gode di un ampia veduta sul monte Tobbio e sulle cascine Eremiti. Seguendo la viabilità provinciale per 1,3 km si giunge infine al Valico degli Eremiti , uno dei principali accessi al Parco naturale delle Capanne di Marcarolo , l'area protetta più estesa tra quelle gestite dall'Ente Aree Protette dell'Appennino Piemontese.
Località di partenza: Bosio 358 m.s.l.m
Località di arrivo: Valico Eremiti 560 m.s.l.m.
Dislivello in salita: 560 m
Dislivello in discesa: 340 m
Lunghezza: 9,8 Km
Tempo di percorrenza stimato, escluse le soste: 2.30 ore circa
Difficoltà: Escursionistico
Alcune immagini della decima tappa
Tappa 1: Capanne di Cosola - Montaldo di Cosola
Tappa 2: Montaldo di Cosola - Cartasegna
Tappa 3 - il borgo fantasma di Connio
Tappa 4 - I mulini del Parco Alta Val Borbera
Tappa 5 - I panorami del valico di San Fermo
Tappa 6 - Le strade del Borbera
Tappa 7 - Dal Borbera allo Scrivia
Tappa 8 - Attraverso i paesaggi della Val Lemme