Partiti dal centro di Arquata, si procede in direzione stazione e si gira a sinistra alla rotonda per immettersi nuovamente nel centro e procedere in direzione castello. Da qui si sale e dopo 500 mt inizia la strada sterrata, da subito molto facile fino all'intersecazione con il sentiero E1, che si presenta in alcuni tratti molto impegnativo per poi alternarsi in singletracks scorrevoli e canaloni nei calanchi. Il sentiero procede fino a dei ruderi con un antico pozzo che bisogna superare lasciandoselo sulla sinistra per poi entrare in un bosco di castagni con alcuni tratti di salita molto difficile. Il sentiero procede in mezza costa fino ad arrivare alla Cappelletta di N.S. Soccorso, da qui si ritorna indietro e si prosegue sul sentiero a sinistra che diventa a questo punto più facile fino a raggiungere località Piona e il centro di Gavi dove si può ricevere assistenza alla bicicletta presso il negozio Hobby Bici. Questa parte di percorso, data la natura del terreno diventa in alcuni tratti impraticabile in caso di pioggia e nel periodo invernale.
Dopo aver superato il centro storico di Gavi si procede in asfalto in direzione San Cristoforo poi si imbocca lo sterrato di Località Val Lemme, strada sterrata larga semplice che attraversa i vigneti in pianura e poi sale fino ad incrociare nuovamente l'asfalto in località Nebbioli, dove troviamo una trattoria e, facendo una piccola deviazione, il santuario della Madonna della Guardia.
Da qui si procede sempre in asfalto fino ad arrivare alla Big Bench (panchina gigante) e poi al centro di Bosio.
Usciti dal paese si procede a sinistra per un breve tratto sulla strada provinciale 170 direzione Gavi per poi svoltare a sinistra lungo via Praghe, strada asfaltata che diventa sterrata. Dopo aver attraversato il rio Cornareto si prosegue per un breve tratto lungo il torrente per poi iniziare a salire su un percorso non particolarmente tecnico ma abbastanza ripido, fino ad arrivare in località Piancastagna. Da qui, dopo circa 200 mt sulla strada provinciale 165, si svolta a destra su un sentiero sterrato molto difficile che raggiunge un punto panoramico ai piedi del Monte Tobbio.
Per i meno esperti è consigliabile proseguire sulla provinciale. Raggiunto il punto panoramico si scende in asfalto fino a raggiungere il Valico degli Eremiti.
Si prosegue sempre in asfalto fino al guado del rio Gorzente dove è possibile sostare alla Baita del rio Gorzente per mangiare, fare scorta di acqua e ricaricare la batteria della bicicletta. Superato il guado si raggiunge Ponte Nespolo e si imbocca il sentiero sterrato che porta al parcheggio Sandro Pertini, tratto non particolarmente difficile ma con punti di salita ripidi. Si prosegue nuovamente sull'asfalto fino a raggiungere il Sacrario dei Martiri della Benedicta. Da qui si prende la strada sterrata verso l'Ecomuseo di Cascina Moglioni. Si consiglia una deviazione verso l'ecomuseo per una visita. Seguendo le indicazioni per località Foi, si arriva ad un sentiero largo e non troppo impegnativo, poi si svolta a sinistra e si prosegue su un singletrack saliscendi molto stretto e in alcuni punti molto esposto. Si esce dal bosco e si incrocia la strada della Cirimilla quindi si svolta a sinistra fino all'asfalto di località Foi dove troviamo l'omonimo ristorante. Da qui si procede verso il paese Capanne di Marcarolo, si supera il ristorante Gli Olmi e si arriva al rifugio Nido del Biancone termine della tappa.
Riepilogo:
Località di partenza: Arquata Scrivia
Località di arrivo: rifugio Nido del Biancone - Capanne di Marcarolo (AL)
Km: 48,55
Dislivello: 1630 mt
Difficoltà: S1/S2/S3
Tempo stimato in movimento (senza scendere dalla sella): 2 ore
Tempo stimato totale (spingendo la bici a piedi nei tratti più difficili e facendo più soste durante il tragitto): 5 ore
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