Dalla centrale Piazza Dante Alighieri si procede lungo la via G. Mameli, che si segue per 330 m fino all'incrocio con Vico Portino, dove si svolta a sinistra. Lungo la via principale sono presenti numerosi negozi, caffetterie e ristoranti. Si consiglia inoltre una visita alla Chiesa di San Giacomo.
Proseguendo prima su vico Portino e poi su via Delle Antiche Mura si costeggia per un breve tratto ciò che resta delle mura cittadine di Gavi. "Il Portino" , risalente al secolo XIII, è l'unica delle antiche porte cittadine di Gavi rimasta integra. Al termine di via delle Antiche Mura si arriva sulla SP 170, e ci si dirige verso il ponte sul Lemme . Superato il ponte si svolta a destra per imboccare la SP 168 che si segue, prima pianeggiante e poi in salita, per circa 2,2 chilometri fino alla località Nebbioli, dove è presente una trattoria . Dal crocevia di Nebbioli è possibile effettuare una deviazione di circa 500 m per visitare il Santuario della Madonna della Guardia , luogo da cui si gode di un bellissimo panorama su Gavi e la campagna limitrofa . Si ritorna a Nebbioli per la stessa strada percorsa a salire.
Da Nebbioli il cammino prosegue a sinistra, sempre su asfalto, in direzione della località Rainieri: dopo circa 600 metri si raggiunge un bivio, in corrispondenza di un punto panoramico, dove si svolta a destra in direzione della frazione Cadimassa. All'incrocio successivo, dopo circa 500 m, si segue, in salita, la via Cadimassa in direzione Bosio. Dopo circa 1 chilometro, un bivio sulla sinistra porta alla panchina gigante di Bosio , che si raggiunge camminando lungo i filari di una vigna. La tappa prosegue invece verso Bosio, sempre su asfalto e ignorando le deviazioni laterali. Arrivati quasi in paese, a metà di una ampia curva si stacca, a destra, la stretta via della Fucina che si percorre in salita per arrivare alla frazione Serra di Bosio (370 m.s.l.m.). Si prosegue quindi lungo via V. Emanuele verso piazza Regina Elena, passando accanto alla cappelletta frazionale, per poi iniziare a scendere lungo via Serra (B&B Cà du Lilan). All'incrocio con via Mogge si scende a sinistra passando accanto al campo sportivo del paese, fino ad arrivare in Piazza 1° luglio.
Lungo tutta la tappa è possibile osservare il paesaggio rurale dei vigneti tipici della zona di produzione del Gavi DOCG, che rappresentano un'importante attività agricola ed economica per Gavi e per le località limitrofe. A Gavi si trova la "Cantina Produttori del Gavi", un consorzio di viticoltori locali, e sono numerose le aziende vitivinicole sparse sul territorio. Alcune si incontrano anche lungo il cammino oppure sono poste poco distanti da esso.
Il comune di Bosio ha istituito nel 2012 un albo dei vigneti storici e in zona sono prodotti due vini DOCG: il Cortese di Gavi e il Dolcetto d'Ovada superiore.
Località di partenza: Gavi 254 m.s.l.m.
Località di arrivo: Bosio 358 m.s.l.m.
Dislivello in salita: 350 m
Dislivello in discesa: 260 m
Lunghezza: 8,6 Km
Tempo di percorrenza stimato, escluse le soste: 2.30 ore circa
Difficoltà: Escursionistico
Alcune immagini della nona tappa
Tappa 1: Capanne di Cosola - Montaldo di Cosola
Tappa 2: Montaldo di Cosola - Cartasegna
Tappa 3 - il borgo fantasma di Connio
Tappa 4 - I mulini del Parco Alta Val Borbera
Tappa 5 - I panorami del valico di San Fermo
Tappa 6 - Le strade del Borbera
Tappa 7 - Dal Borbera allo Scrivia
Tappa 8 - Attraverso i paesaggi della Val Lemme