L'Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e Lago Maggiore, in collaborazione con la delegazione novarese del FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano), ha aderito alla XII edizione dell'iniziativa proponendo come proprio "luogo del cuore" l'edificio denominato Villa Picchetta, dimora signorile ubicata nella campagna di Cameri (NO) in prossimità del Ticino, un luogo circondato da giardini fioriti e piantumati con alberi da frutto, con una lunga storia da raccontare.
Nel XVI secolo il "Palatium Pichette" passò in proprietà alla famiglia spagnola di Francesco Cid che nel 1649, dopo aver bonificato il suo territorio e ampliato l'edificio, la trasmise in eredità ai Gesuiti di Novara, che la diedero a loro volta in gestione a vari soggetti privati affittuari fino alla soppressione dell'Ordine avenuta nel 1773, dopodichè la Villa fu riassorbita dal Regio Demanio e poi venduta al marchese Pietro Antonio Natta d'Alfiano nel 1779, per tornare a far parte del patrimonio pubblico nel 1989, dopo vari passaggi, grazie al contributo della Regione Piemonte, che dal gennaio 2001 ha fatto di Villa Picchetta la sede ufficiale dell'EGAP di cui ospita parte degli uffici, oltre ad essere teatro ideale per convegni, concerti, visite didattiche, mostre ed altri eventi.
L'ente ha l'ambizioso obiettivo di rendere Villa Picchetta un importante centro di diffusione di sostenibilità ambientate del Novarese, accogliendo scuole e ricercatori nei suoi spazi attrezzati (una nuovissima aula multimediale, una sala convegni, una struttura ricettiva-foresteria denominata "bike hotel"), e fungerà a breve anche da "Casa delle Associazioni", in quanto verranno concessi in comodato d'uso gratuito alcuni dei suoi tanti e capienti spazi a soggetti vari (organizzazioni di volontariato, associazioni, comitati) costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, in linea con le finalità dell'Ente, soggetti selezionati in base alla validità delle proposte progettuali presentate.
Dice la direttrice del parco, Monica Perroni: "Villa Picchetta oltre a essere centro culturale e di educazione ambientale per il territorio e' un luogo incantato da dove possono scaturire tante fantasie, aneddoti e leggende curiose, anche per questo lo riteniamo un 'luogo del cuore' del nostro patrimonio storico e architettonico e abbiamo aderito alla iniziativa del FAI". Ma quali sono queste leggende?
Custode di storie di fantasmi e tesori nascosti
"In primis la leggenda conosciuta come Il fantasma di Villa Picchetta: qualcuno racconta, infatti, di aver visto il fantasma sorridente di una bambina di sette-otto anni con un cagnolino in braccio e con ai piedi un mazzo di fiori, che i frequentatori del luogo collegano all'episodio che vide, a metà degli anni Sessanta, l'affogamento di una bimba, sfuggita al controllo dei genitori, nei pochi centimentri d'acqua di una fontana della Corte che successivamente è stata rimossa.
Certo vi sono diverse teorie a corredo di queste fugaci apparizioni, qualcuno, ad esempio, imputa il fenomeno ad addensamenti nebbiosi causati dallo sbalzo termico tra il parco della Villa e la piazzetta della Corte, ma il numero degli avvistamenti e l'attendibilità persone che hanno trasmesso nel tempo queste testimonianze contribuiscono a tenere viva questa leggenda e a stimolare ulteriormente l'interesse dei visitatori.
Altra leggenda vuole che la statua di un cavallo, realizzata ai tempi della dominazione spagnola con l'oro ottenuto dai bottini di guerra, sia stata sepolta intorno o sotto la villa o nel giardino o sotto una collinetta sul lato nord della villa o addirittura nascosto sotto il pavimento della chiesa: varie ipotesi che non hanno trovato conferma in quanto il "cavallino d'oro" non è mai stato ritrovato, qualcuno addirittura ipotizza che, come in un romanzo, alcuni indizi nascosti negli affreschi della struttura possano contenere la chiave per il suo ritrovamento.
La XII edizione dei 'Luoghi del cuore' del FAI
L'iniziativa "I Luoghi del Cuore" rappresenta la più grande mappatura spontanea del patrimonio culturale italiano, in quanto il Fondo Ambiente Italiano (FAI) da vent'anni raccoglie le segnalazioni dei luoghi più amati dagli italiani e quelli più votati ottengono premi economici per realizzare interventi di restauro o valorizzazione, in quanto raggiungendo la soglia minima di 2.500 voti si può aspirare a ricevere un contributo presentando, dopo il censimento, un progetto all'apposito Bando.
Il Parco del Ticino aderisce a questa iniziativa non solo per valorizzare Villa Picchetta, promuovendone la conoscenza e cercando di attrarre nuovi visitatori, ma anche per reperire parte delle risorse necessarie a finanziare una serie di interventi volti a completare i restauri della Villa e dei giardini di pertinenza della proprietà, lavori programmati per il prossimo futuro.
Fino al 10 aprile 2025 il pubblico può sostenere questo luogo storico votando la candidatura di Villa Picchetta sia online oppure attraverso i moduli cartacei che verranno esibiti nei luoghi di tutte le iniziative culturali proposte dall'Ente parco nei prossimi mesi.
Vota qui Villa Picchetta come luogo del cuore!
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