Il biancospino, noto scientificamente come Crataegus monogyna, è una pianta dalle innumerevoli virtù che non solo arricchisce il paesaggio con la sua bellezza discreta, ma svolge anche un ruolo cruciale nel mantenimento della biodiversità. Grazie alle sue bacche scarlatte, le drupe, ed alla copiosa e candida fioritura che lo caratterizza, questo arbusto si dimostra un pilastro importante nell'alimentazione degli animali selvatici e per gli insetti impollinatori in primavera come in inverno. La sua presenza quindi, è tanto fondamentale quanto affascinante non solo nei contesti privati dei nostri giardini, quanto anche nella sua diffusione spontanea sul territorio.
Una risorsa anche d'inverno
Si tratta di un arbusto spinoso che può crescere fino ad assumere la forma di un piccolo albero. I suoi fiori bianchi e profumati sono raggruppati in mazzetti formando infiorescenze che sembrano nuvole sospese tra i rami. I fiori sbocciano in primavera verso aprile - maggio e rappresentano una fonte di nutrimento per molti insetti tra cui api, farfalle e coleotteri, che a loro volta svolgono un ruolo cruciale nella fertilizzazione di altre piante. Nel caso di inverni miti però, quando molte altre piante sono dormienti, il biancospino può sorprenderci con una fioritura anticipata, trasformandosi in una risorsa vitale di nettare e polline per quegli insetti che, svegliati in anticipo da belle e calde giornate di sole, abbandonano i propri rifugi invernali alla ricerca di cibo e nuove energie. I piccoli mammiferi, come i roditori e le lepri, trovano nel biancospino un luogo di rifugio e una fonte di cibo.
Dispensa e rifugio per la fauna selvatica
Le foglie sono di colore verde vivo durante la stagione di crescita mentre in autunno assumono tonalità più calde prima di cadere, lasciando esposti sui rami i piccoli frutti. Le drupe di biancospino maturano in autunno e persistono sui rami fino all'inverno. Queste bacche sono ricche di nutrienti fra cui fenoli, ferro, calcio e vitamine del gruppo B e vitamina C. e rappresentano un importante salvagente per molte specie di volatili e piccoli mammiferi che lottano per sopravvivere durante i mesi invernali. Per gli uccelli, le bacche di biancospino rappresentano una risorsa alimentare essenziale nei mesi invernali. Specie come il tordo, il merlo e il pettirosso si affidano a queste bacche per sopravvivere quando le temperature calano e il foraggiamento diventa difficile. Inoltre, la struttura densa e spinosa del biancospino fornisce un rifugio sicuro, proteggendo gli insetti, piccoli animali e nidi, dai predatori e dalle intemperie.
In questo modo, il biancospino aiuta a mantenere l'equilibrio ecologico, sostenendo una catena alimentare diversificata e interconnessa.
Spostando il proprio sguardo nel mondo della cultura popolare e delle tradizioni, questo arbusto è considerato simbolo di speranza e rinascita, grazie alla sua capacità di sopravvivere e prosperare in condizioni avverse. Nel nostro Paese, oggi come in passato, viene utilizzato in vari rimedi erboristici grazie all'attribuzione di proprietà medicinali tramandate di generazione in generazione. Comunemente impiegato in tisane ed infusi, dalle sue bacche si ricavano anche decotti per lenire la pelle. In conclusione, non solo dovremmo apprezzare il biancospino per la sua bellezza ma anche per il suo ruolo insostituibile nella conservazione della biodiversità.