Questa ricerca è incentrata sull'analisi capillare di una porzione di territorio - quella del Lago Maggiore - e non è riferita soltanto alle emergenze artistiche di grande rilievo, su cui la critica è in parte già intervenuta, ma anche alle testimonianze più neglette, alle sistemazioni meno seducenti da un punto di vista estetico, ma non meno interessanti sotto il profilo storico.
Si tratta di un lavoro complesso e originale, fondato su nuove ricerche. Il filo conduttore è costituito dalla stessa individuazione di un'area geografica omogenea e mette in evidenza la peculiarità storico-geografica di una parte del territorio piemontese.
Il Piemonte ha una disomogeneità culturale e geografica, che non consente di individuare un comune denominatore per le espressioni artistiche frutto delle correnti e degli scambi che avvenivano nelle regioni storiche.
Anche il giardino storico si presenta fortemente diversificato negli esiti stilistici. Non trascura l'origine italiana dell'arte del giardinaggio, ma su questo fertile tronco si innestano le poderose ramificazioni francesi, e soprattutto inglesi, nel giardino paesistico e pittoresco che qui ha notevoli esempi intonati al luogo: un giardino umano che vorrebbe insegnare alla natura a essere naturale.
Gennaio 2003
http://erasmo.it/parchipiemonte/