Stare nella natura è fonte di rilassamento e di benessere per il corpo e per la mente. La natura può insegnare molte cose, agli adulti ma ancora di più ai bambini che, a contatto con essa, possono apprendere e sperimentare, sia direttamente, sia attraverso il gioco spontaneo o guidato. E questo è ancor più vero in tempi di pandemia quando tutti abbiamo bisogno di stare all'aperto e vivere esperienze tra prati e boschi. E' così che sono sorti nel tempo molti progetti educativi che prevedono un contatto diretto con la natura.
Nel cuore del Parco La Mandria sta per partire uno di questi progetti, "Il bosco di CLOE", una delle prime realtà in Italia a nascere all'interno di un'area naturale protetta. L'idea prende piede alcuni anni fa da due educatrici ambientali, e si concretizza nell'incontro con la Cooperativa Arnica che, con Cascina Brero, è il punto di riferimento per le attività di educazione ambientale all'interno dell'area protetta, con l'Ente parco e con Fabrizio Bertolino dell'Università della Valle d'Aosta, da anni impegnato sul tema dell'educazione nella natura. Il desiderio di offrire un'alternativa educativa nella seconda infanzia si fonda sull'osservazione di come bambini e bambine, in una società sempre più informatizzata, siano sempre più soli, con contatti "reali" sempre più sporadici che condizionano la loro capacità di socializzazione.
I bambini sono sempre più vincolati a un apprendimento nozionistico, basato su informazioni apprese su testi e mezzi multimediali piuttosto che su base esperienziale, e a una programmazione sempre più rigida e organizzata dei momenti di libertà e di attività ludiche, costretti spesso a rispettare orari e tempi dettati dagli adulti e non dai loro bisogni personali. A questo si aggiunge un atteggiamento iperprotettivo che tutti tendiamo ad assumere nei confronti dell'infanzia, solo in parte giustificato da quel messaggio che la società moderna ci trasmette, ossia che i rischi siano nascosti dietro ogni angolo, e che il bambino debba evitarli sempre e a tutti i costi. In questo modo tutti i rischi vengono messi sullo stesso piano, compreso lo sporcarsi, il pungersi, il cadere, il sudare e così via; ma un bambino che non affronta rischi perderà un'opportunità educativa importante, ovvero la capacità di sviluppare strategie volte a superarli, la fiducia in se stesso, il coraggio, l'autonomia ecc.
La nuova proposta educativa a Cascina Brero
Da queste considerazioni è nata l'idea di chiamare questo progetto con il nome di CLOE, che deriva dal greco Chlòe che significa "germoglio", a rappresentare la crescita del bambino attraverso l'esperienza in natura. Tuttavia esso è anche l'acronimo di Creatività, Libertà, Osservazione ed Esperienza, che sono gli aspetti educativi messi al centro del progetto.
Cascina Brero ospiterà la nuova proposta a partire da settembre 2021, tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, e sarà rivolta ai bambini e alle bambine dai 3 ai 6 anni. Essa si ispira alle scuole nel bosco del Nord Europa e ha come obiettivo primario quello di far vivere al bambino un'esperienza continuativa di immersione nella natura, valorizzando il contatto con la natura, il rispetto dell'ambiente e l'esperienza all'aperto come apprendimento.
Ma perché proprio il bosco? Perché il bosco è un ambiente mutevole nel corso dei giorni e delle stagioni, sempre in continua evoluzione e mai uguale a se stesso. Esso offre pertanto la possibilità di stimolare profondamente la creatività del bambino, la sua curiosità, la sua capacità di adattamento nonché, ad esempio, la sua capacità di elaborare giochi sempre nuovi e differenti sulla base del materiale (rami, foglie, fiori, terra, sassi, acqua, animali ecc.) mai preconfezionato e sempre profondamente versatile, così da rappresentare un forte stimolo della fantasia infantile.
I bambini passeranno la maggior parte della giornata nel bosco, lungo i sentieri, a prescindere dalle condizioni climatiche. Tuttavia, in caso di tempo estremamente avverso o in caso di divieti specifici per motivi di sicurezza, si potrà contare su Cascina Brero come riparo.
Stimolare il pensiero critico
Le educatrici Emanuela e Tiziana assumeranno il ruolo di facilitatori dell'apprendimento stimolando i bambini a fare domande, ipotesi e a verificarle, utile a promuovere un atteggiamento di osservazione, esplorazione e scoperta, nonché di pensiero critico. Nel bosco le educatrici, pur rimanendo un punto di riferimento, tenderanno ad assumere più un ruolo di osservatrici attente e non giudicanti, senza tediare il bambino con lunghe spiegazioni, sempre pronte a intervenire per fornire le proprie conoscenze, sostenendo e incoraggiando empaticamente, ma lasciando ai bambini il piacere di ambientarsi ed esplorare in autonomia. Un "imparare facendo" senza limiti strutturali e tempi definiti. In questo contesto non mancheranno tuttavia anche attività più "strutturate" che le educatrici proporranno ai bambini sulla base degli interessi o curiosità emersi durante le esplorazioni del bosco.
Il contatto con la natura e il rispetto della stessa saranno inoltre fondamentali, non solo per una crescita sana del bambino, ma anche per strutturare in lui un atteggiamento responsabile e rispettoso verso il mondo naturale, nonché uno stretto legame che porterà immancabilmente ad una futura e corretta sensibilizzazione verso i temi dell'ambiente e della sostenibilità.
E' possibile prenotare e fissare un appuntamento per visitare gli spazi dedicati e approfondire il progetto.
Info utili
Il bosco di CLOE presso Cascina Brero
Via Scodeggio s.n. 10078 Venaria Reale (TO)
Per informazioni scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Per approfondire
Negro S. (2019), Pedagogia del bosco. Educare nella natura per crescere bambini liberi e sani, Terra Nuova, Firenze.
Antonietti M., Bertolino F. (a cura di) (2017), A tutta natura! Nuovi contesti formativi all'aria aperta per l'infanzia di oggi, Edizioni Junior, Parma.
Schenetti M., Salvaterra I., Rossini B. (2015), La scuola nel bosco. Pedagogia, didattica e natura, Erickson, Trento.