L'Estonia è un Paese dove cultura e natura chiariscono al meglio i concetti di confine, vicinanza, equilibri, intrecci. È una delle Repubbliche baltiche che sono entrate in Europa conseguentemente ad una conquistata ritrovata indipendenza, che ha comportato la costruzione e la rinascita di un luogo politico nazionale dopo la caduta del muro di Berlino, nel 1989. Un'area contrassegnata da una divisione fisica carica di dolore, che ancora oggi chiede conto della Storia e contrasta con convinzione i cupi scenari che accompagnano i combattimenti in Ucraina. Ciononostante, l'Estonia è colma di un patrimonio ambientale che circonda e sovrasta qualsiasi frontiera, come dimostra il tracciato che vi transita – sul lato costiero – della cosiddetta European Green Belt, cintura verde che collega da nord a sud la parte del Vecchio Continente che è stata condizionata e separata in passato dalla Cortina di Ferro. La cooperazione degli organismi che creano i sistemi biologici del pianeta, infatti, compie cicli, calibra percorsi evolutivi e configura circuiti chimici ed ecologici che li interconnettono continuamente con il contesto circostante, cosicché la complessità caotica dei caratteri naturali diventa capace di convivere con cambiamenti e scambi dove c'è chi costringe a comporre cuscinetti e distanze culturali.
Caratteristiche naturali eccezionali, ecosistemi inestimabili
Il Paese, in ogni modo, anche internamente e in contesto marino è intriso di un'inestimabile concentrazione di ecosistemi. Isole incontaminate che si contano a diverse centinaia, laghi molto estesi e molteplici specchi di acqua dolce, boschi e foreste che ricoprono il 40% del territorio, torbiere di provenienza glaciale che interpretano efficacemente il paesaggio nordico. In una superficie grande poco più della Svizzera, prevalentemente pianeggiante, gli abitanti sono meno di un milione e mezzo. Incantato l'inverno, con temperature rigide che rimangono sottozero ininterrottamente per settimane. Illuminate e riscaldate dal sole, ma brevi, sono invece la primavera e l'estate, che possono essere fresche e umide.
La scoperta della natura in questo angolo d'Europa, in parte inesplorato dai visitatori con la passione degli ambienti intatti, lascia la mente libera di aprirsi: l'hanno capito molto bene i lavoratori dell'Ente del Turismo locale, che invitano a perdersi in quegli spazi con lo slogan "Lose yourself in the wilderness". La flora e la fauna selvatiche generose e notevoli, anche in relazione alla latitudine, con molti animali rari per il continente, diverse varietà di orchidee, uccelli migratori e orsi, alberi di alto fusto, linci, lupi. L'avifauna soddisfa l'osservatore più esperto: l'Estonia è il luogo ideale per il birdwatching.
Considerando i parchi nazionali e le aree protette – che si estendono per circa il 20% della superficie, più di ottocentomila ettari – i numeri sono da capogiro: ottocentoquarantatré enti di conservazione, di cui almeno una ventina di considerevole valore. I panorami consistono in distese a perdita d'occhio, con intervalli collinari non comuni, le cui cime superano appena i trecento metri sul livello del mare. Il più settentrionale degli Stati baltici – come citato – è ricco di corsi d'acqua dolce e laghi: ce ne sono più di milleduecento, di cui il maggiore – chiamato Peipsi – confina con il territorio russo ad est ed è il quarto più esteso di origine sorgiva in Europa. Non mancano caratteristiche naturali eccezionali: com'è ovvio, non tutte visitabili. Contiamo qualche chicca: il laghetto di Kaali, invaso chiaramente circolare che si è formato nel più grande dei crateri omonimi di provenienza meteoritica, sull'isola occidentale di Saaremaa; le cascate Valaste sulla costa a nord, trenta metri e mezzo di altezza, che d'inverno si consolidano in una spettacolare scultura di ghiaccio; un'altra cascata, Jägala, otto metri di dislivello su roccia calcarea, nei secoli erosa al punto da formare a valle una pozza profonda di trecento metri; infine, la sorgente carsica del fiume sotterraneo Tuhala, nell'area settentrionale, che in primavera trabocca con una piena da vedere, che colora il racconto mitologico con il nome di Pozzo della Strega.
Parchi e aree protette da non perdere
Una top ten delle destinazioni verdi, selezionate dai residenti, è una guida universale per chi intende programmare una vacanza. Un buon consiglio è quello da seguire: dunque, raggiungiamole senza indugio.
Dalla costa occidentale, verso le isole e la capitale, il giardino botanico di Tallinn è decisamente un punto di partenza: i percorsi esplorano gli ambienti estoni e la sede – nell'antica valle del fiume Pirita, una decina di chilometri fuori città – merita un passaggio. I paesaggi degni di nota si trovano nel Parco Nazionale Lahemaa, una delle più importanti aree forestali protette d'Europa. Delle zone tutelate, la più celebre è il Parco Nazionale Matsalu: la baia omonima è una rilevante stazione di sosta di uccelli acquatici, sulle rotte migratorie dall'Artico; attrezzate torri di avvistamento sono dedicate al birdwatching senza disturbare gli animali. Dell'area sono imperdibili i crateri meteoritici Kaali di cui si è detto, mentre una tappa vale un altro parco nazionale, sull'isola di Vilsandi e nei dintorni: vi si trovano una riserva di avifauna protetta dal 1910 e un ecosistema di grande pregio naturalistico, che ospita migliaia di uccelli acquatici e svernanti e almeno trenta diverse specie di orchidee.
Fare sport in inverno ed escursioni estive è facile in Estonia meridionale: offre percorsi collinari, laghi e aree umide, fauna di formidabile varietà. L'altura maggiormente significativa dei tre Paesi baltici è il Suur Munamägi, la Montagna del Grande Uovo: si eleva a poco più di trecento metri, ma finisce comunque per offrire orizzonti che spaziano fino alla Lettonia e alla Russia. Non lontano dal centro definito la capitale invernale, Otepää, l'omonimo parco consente di arrampicare, saltare, muoversi in fantasiose attività.
I naturalisti troveranno interessanti le antiche grotte di sabbia di Piusa, costruite in origine in qualità di miniere, invece oggi occupate in esclusiva dalla più importante colonia di pipistrelli in Europa orientale, in letargo invernale. Imponente sull'isola di Saaremaa, la scogliera Panga sovrasta la spiaggia e pare un muro di calcare che si innalza dal mare: i suoi ventuno metri intimoriscono, immaginando i tempi antichi in cui fu sito sacrificale. Indirizzo impareggiabile tutto l'anno, per la sua quinta stagione, è il Parco Nazionale Soomaa: l'ambiente, inalterato, si allaga e in parte si sommerge, formando zone umide di indubbio rilievo.
Estonia è estetica ambientale, eppure niente affatto estranea al mondo: il Paese europeo è uno dei più innovativi e democratici e l'elemento caratterizzante della sua politica è l'eccezionale digitalizzazione, da meritare l'appellativo di e-Stonia. Ecologia 3.0.
Per approfondimenti:
www.estonia.ee: Tutte le informazioni per conoscere questo Stato, che ha saputo tagliare molti traguardi in fatto di sviluppo territoriale, in tempi ristretti.
www.e-estonia.com: Non ci sono dubbi che l'Estonia abbia meritato in Europa il primato di Paese digitale, oltre all'appellativo di e-Stonia: il portale dedicato a questa innovativa transizione permette di apprezzare i notevoli progressi nella gestione delle necessità nazionali.
www.visitestonia.com: Dall'Ente del Turismo Estone, informazioni dettagliate al fine di organizzare il viaggio a tavolino. Anche in inglese.
www.kaitsealad.ee: Meraviglie naturali, parchi e aree protette si manifestano in questo sito in forma di immagini e descrizioni. Anche in lingua inglese.
www.southestonia.ee: Natura particolarmente ricca nell'area collinare nel sud del Paese: portale specifico, anche in inglese.
www.visitsaaremaa.ee : Delle numerosissime isole dell'Estonia, Saaremaa si trova ad ovest: è la più estesa del Paese e la terza del Mar Baltico. Il sito turistico ufficiale, anche in inglese.
www.loodusmuuseum.ee : Ha l'importante Museo Estone di Storia Naturale la capitale Tallin.
www.suurmunamagi.ee : Zona collinare di particolare interesse per l'area, la Montagna del Grande Uovo – Suur Munamägi – si eleva a poco più di trecento metri: si tratta dell'altura più significativa dei tre Paesi baltici, che regala orizzonti che spaziano fino alla vicina Lettonia e alla Russia.
www.elfond.ee : Con la collaborazione con il WWF, è stato costruito questo sito che descrive le caratteristiche ecosistemiche estoni e presenta campagne di conservazione, sostegno e tutela ambientale. Anche in inglese.
www.maaturism.ee : Ha l'obiettivo della gestione sostenibile del patrimonio ambientale questo portale per il turismo rurale in Estonia. Anche in inglese.
www.europeangreenbelt.org : Cortina di Ferro nel passato, conservazione ambientale nel presente e nel futuro: cintura verde che collega da nord a sud la parte del Vecchio Continente che un tempo separava il confine Est/Ovest, l'European Green Belt comprende anche il lato costiero dell'Estonia.