È attribuibile ad una ferita d'arma da fuoco il decesso della femmina di lupo la cui carcassa è stata recuperata nei giorni scorsi dagli agenti del corpo di Polizia locale della Città Metropolitana di Torino in un'area boschiva a San Martino Canavese. Insieme ad altri esemplari recuperati sul territorio piemontese, la carcassa della lupa di età inferiore ad un anno è stata portata alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Torino, per l'esecuzione dell'esame necroscopico, secondo quanto previsto dal protocollo per il ritrovamento di lupi morti nell'ambito del monitoraggio nazionale del lupo in Italia, che rientra nel progetto europeo LIFE WolfAlps EU.
L'uccisione di un lupo, specie protetta dalla Legge 157 del 1992 - che detta norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio - è un reato penalmente perseguibile, oltre a rappresentare una perdita a livello ecologico, in quanto il lupo svolge un ruolo di selettore naturale e di eliminatore di carcasse di animali morti per cause naturali.
La Polizia locale della Città Metropolitana di Torino ha pertanto proceduto ad acquisire il referto, ponendo sotto sequestro la carcassa dell'animale e il proiettile utilizzato e rinvenuto nel corpo. La notizia di reato, al momento a carico di ignoti, è stata inoltrata alla Procura della Repubblica di Torino e il sequestro è stato già convalidato dal Pubblico Ministero. Il Comandante della Polizia Metropolitana assicura che continuerà a far monitorare dai suoi agenti l'attività venatoria nelle zone di presenza dei lupi e proseguirà con le indagini e gli accertamenti per risalire agli autori del reato.