L'idea dell'Atlante è nata qualche anno fa. Quando, nel 2021, nell'ambito del progetto Life Biosource, il Parco lombardo della Valle del Ticino ha pubblicato l'Atlante delle Farfalle diurne.
In seguito a questa importante iniziativa, e su esplicita richiesta del gruppo di volontari che si è formato nel 2019 sulla spinta del quinto workshop nazionale del progetto ABLE – BMS IT, l'Ente di Gestione delle Aree Protette (EGAP) del Ticino e del Lago Maggiore ha deciso di utilizzare i numerosi dati sulle farfalle già in suo possesso per redigere questo studio propedeutico alla realizzazione dell'Atlante interessato anche alla sponda piemontese del fiume al fine di completare, nell'arco di 2 anni, il quadro complessivo dell'ecosistema "Ticino del tratto sub-lacuale". Questo perché, sebbene si estenda su 2 Parchi naturali regionali, 2 Regioni e 4 Provincie, l'area interessata resta sempre quella che in Natura, e per sua Natura, è un ecosistema unitario.
Il lavoro, svolto fra l'inverno del 2021 e la primavera del 2022, è stato fatto esclusivamente con i volontari e il personale interno dell'Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore ed è, quindi, la rappresentazione della componente più preziosa dei frequentatori del fiume, quelli che vivono la natura con consapevolezza, in punta di piedi, perché è innanzi tutto "la casa degli animali e delle piante" e non solo un luogo di svago per l'uomo, che può usare 'usare e consumare' a suo proprio piacimento.
Purtroppo, in Italia, il volontariato naturalistico a confronto con quello sociale e a differenza della tradizione inglese e nord-europea, è ancora poco diffuso. Non è semplice trovare persone che, oltre a essere rispettose e appassionate di Natura, abbiano una cultura naturalistica e siano preparate.
La sensibilizzazione e la formazione su come "approcciarsi alla Natura", conoscerla e riconoscerla, sono una tra le più importanti responsabilità di chi, per professione, svolge uno dei lavori più belli al mondo: tutelare la Natura.