#piemonteparchi

Salta al contenuto
Logo Piemonte Parchi
  • Home
  • Parchi Piemontesi
  • Parchi nel mondo
  • Territorio
  • Natura
  • Ambiente
  • cerca
  • facebook
  • twitter
  • instagram
  • rss

Piemonte Parchi

Ragno granchio, l'amico dei fiori

In natura tutto è interconnesso e spesso si creano alleanze insospettabili fra esseri viventi. E' il caso di questo curioso aracnide dalle qualità mimetiche, che "collabora" con le piante che lo ospitano nel debellare gli insetti dannosi. come i fitofagi, rispettando al contempo quelli utili, come gli impollinatori.

  • Testo e foto di Federico Crovetto
  • Marzo 2022
  • Giovedì, 28 Aprile 2022
  • Stampa
Ragno granchio - Foto F. Crovetto Ragno granchio - Foto F. Crovetto

Ci troviamo in un campo fiorito e, a nostra insaputa e proprio sotto i nostri occhi, si celano dei temibili predatori, mimetizzati fra la vegetazione...

Si tratta dei ragni granchio, così chiamati per il curioso movimento laterale che ricorda vagamente quello dei loro lontani cugini crostacei: appartengono alla famiglia dei Thomisidae, aracnidi conosciuti per le loro capacità mimetiche. Un'altra caratteristica che li accomuna è la differenza di lunghezza delle quattro paia di zampe: le prime due sono ben più lunghe e robuste delle ultime due paia. Questa peculiarità è ancora più visibile per il fatto che hanno la tendenza a tenere distese le prime due paia di zampe e - invece - a contrarre e disporre vicine al corpo le altre due. Questa differenza morfologica è spiegata dall'uso differente che fanno delle zampe: quelle anteriori hanno una funzione predatoria, le posteriori locomotoria.

Ragni o camaleonti?

Una delle specie più diffuse e conosciute è il Thomisus onustus, comune frequentatore di prati e praterie dove resta in attesa, nei pressi di qualche infiorescenza, dell'arrivo della proprie prede, come ad esempio l'imenottero impollinatore. La femmina di questo ragno è in grado di variare il proprio colore in accordo con la tonalità del fiore su cui è posata, così da aumentare il proprio mimetismo. L'addome ha una caratteristica forma squadrata.
Un'altra specie molto comune è la Misumena vatia: si tratta di un ragno che frequenta le zone di transizione tra habitat diversi, come quelle a cavallo tra bosco e prateria, oppure tra macchia/arbusteto e prateria. Come nel caso del ragno precedente, anche in questa specie la femmina è in grado di cambiare il proprio colore. Il fatto che questa capacità sia presente solo nelle femmine è probabilmente dovuta alla nicchia ecologica differente che occupa.
Di abitudini simili è il Synema globosum, chiamato anche ragno napoleone; anche in questo caso i maschi sono più piccoli e anonimi delle femmine, le quali hanno un addome colorato che può variare nella tonalità di fondo, passando dal giallo, al rosso o al bianco, con una macchia nera di forma simile al cappello di Napoleone, circostanza che è all'origine del particolare nome dato a questo ragno.  
Alcuni studi hanno dimostrato che la variazione del colore di fondo è guidata dalla vista. Questa scoperta è stata fatta in seguito ad un esperimento: i ricercatori hanno "coperto" gli occhi di uno di questi artropodi e lo hanno spostato su un fiore diverso da quello su cui era posato in precedenza, notando che in questo caso non cambiava di colore.
Si tratta in ogni caso di un mimetismo cromatico che non è immediato, come siamo abituati a vedere nei documentari sui camaleonti o ancor di più sui cefalopodi. Questo tipo di ragno impiega infatti qualche giorno per adattarsi al substrato su cui si è posato.
Non tutti i Thomisidae vivono sui fiori: molte specie si sono adattate alla vita sul suolo, sulle rocce o sui tronchi, come i generi Xysticus sp. e Ozyptila sp.

Una collaborazione proficua

In uno studio condotto in Svizzera si sono cercate le possibili correlazioni tra la presenza di questi ragni e gli effetti sull'impollinazione dei fiori, perchè si tratta di predatori che si nutrono di api e altri insetti impollinatori. È tuttavia risultato che la loro presenza non va a incidere negativamente sull'impollinazione, ma va anzi ad aumentare il benessere di queste piante. Lo studio ha dimostrato che questi predatori tendono a occupare piante infestate da insetti fitofagi di vario tipo, che in assenza dell'attività predatoria del ragno danneggerebbero la vitalità delle piante, mentre una buona parte degli impollinatori sembra riesca a individuare il ragno e ad evitarlo frequentando altre tipologie di fiori ove non è presente.
Addirittura i dati delle ricerche ci dicono che alcune delle piante infestate da insetti fitofagi producono in maggior quantità una sostanza attrattiva per questi predatori, proprio come se fosse una richiesta di aiuto.
A loro volta questi ragni sono in grado di emettere dei segnali UV (assorbendo i raggi UV solari) che attraggono diversi impollinatori e altri insetti, aumentando direttamente l'impollinazione e perciò la salute di queste piante.
E questa è solo una piccola parte delle complicate relazioni che intercorrono fra specie animali e vegetali.

Altro sull'argomento

Chi ha visto lo scarabeo eremita?

Chi ha visto lo scarabeo eremita?  

Il Carabo delle Alpi Cozie nella Lista Rossa IUCN

Il Carabo delle Alpi Cozie nella Lista Rossa IUCN  

La cattiva fama del ragno violino

La cattiva fama del ragno violino  

Alla scoperta di piante e insetti al Giardino Botanico Alpino Valderia

Alla scoperta di piante e insetti al Giardino Botanico Alpino Valderia  

Tags

insetti aracnidi mimetismo

Potrebbe interessarti anche...

Ossola: la lince, l’orso e il loro monitoraggio

Ossola: la lince, l’orso e il loro monitoraggio Ossola: la lince, l’orso e il loro monitoraggio  
Nelle valli dell'Ossola negli ultimi anni è stata più volte riscontrata la presenza della lince ...

In carrozza a La Mandria

In carrozza a La Mandria In carrozza a La Mandria  
Alla scoperta del cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido, razza equina autoctona a ...

Il Carabo delle Alpi Cozie nella Lista Rossa IUCN

Il Carabo delle Alpi Cozie nella Lista Rossa IUCN Il Carabo delle Alpi Cozie nella Lista Rossa IUCN  
Giovedì 27 marzo 2025 il Carabo delle Alpi Cozie (Carabus cychroides) è stato inserito nella Li ...

Salvate la Monarca!

Salvate la Monarca! Salvate la Monarca!  
Uno dei lepidotteri più iconici del mondo, la farfalla Monarca, è oggi a rischio estinzione. Ne ...
Tutti gli articoli

Iscriviti a Piemonte Parchi News

Ogni settimana, nella tua posta elettronica, l'informazione sui parchi del Piemonte (e molto di più!)
Per te, il numero speciale 'A piedi nella natura piemontese - Nuova edizione!' (formato pdf) subito scaricabile.

 

Iscriviti gratis

Iscriviti alla newsletter di Piemonte Parchi

Iscrivendoti a Piemonte Parchi News riceverai, ogni settimana, notizie e approfondimenti dai parchi piemontesi e come regalo di benvenuto potrai scaricare il numero speciale 'Parchi da gustare - I Protagonisti' (in formato pdf).
captcha 
Con l'iscrizione si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi del Decreto legislativo n. 196/2003 e del Regolamento Generale sulla Protezione dei dati, di seguito (GDPR)

Autorizzazione al trattamento dei dati

Gentile Utente, La informiamo che i dati personali da Lei forniti a Piemonte Parchi sono trattati secondo quanto previsto dal d.lgs.196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, di seguito Codice Privacy, e dal “Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento Generale sulla Protezione dei dati, di seguito GDPR)” e illustrata nella Nota Informativa sul trattamento dei dati personali.

 

Tutte le categorie

  • Agricoltura
  • Alimentazione
  • Ambiente
  • Animali
  • Archeologia
  • Architettura e Paesaggio
  • Arte
  • Biodiversità
  • Biologia
  • Boschi e Foreste
  • Clima
  • Divulgazione
  • Ecologia
  • Ecomusei
  • Educazione ambientale
  • Enogastronomia
  • Etnografia
  • Fotografia
  • Geologia
  • Giardini botanici
  • Itinerari
  • Il Segna-Libro
  • Microcosmo
  • Miti, leggende, racconti
  • Musei
  • Musei delle Meraviglie
  • Natura
  • Natura 2000
  • Outdoor
  • Paleontologia
  • Parchi da gustare
  • Parchi nel mondo
  • Parchi piemontesi
  • Photostory
  • Piante
  • Ricerca
  • Salute
  • Scienze della Terra
  • Sentieri provati
  • Storia
  • Sviluppo sostenibile
  • Territorio
  • Turismo
  • Personaggi
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Pubblicazioni
  • Archivio
  • Copyright
  • Dichiarazione di accessibilità
  • Privacy Policy e Cookie
  • Trattamento dei dati
Editore Regione Piemonte - Piazza Piemonte, 1 - Torino | Registrazione Tribunale di Torino n. 5944 del 17/02/2006
Creative Commons
I contenuti del sito sono rilasciati con licenza Creative Commons Attribuzione Non commerciale 2.5 Italia eccetto dove diversamente ed espressamente specificato.
Torna su