Nonostante gli studi dal punto di vista ecologico, biologico ed etologico, poco si sa ancora del rapporto pregresso, complesso e travagliato di questa specie animale con l'uomo.
La figura del lupo ora esaltata, ora demonizzata, viene proposta sotto una luce nuova, evidenziando le ripercussioni che la sua presenza ha prodotto sull'iconografia, la simbologia, la religiosità ed il costume dell'uomo a partire dall'epoca classica fino a giungere ai nostri giorni.
L'autore, grazie all'analisi di alcuni documenti bibliografici e d'archivio, si è addentrato in aspetti specifici e mirati, ricostruendo alcuni episodi del quotidiano difficile rapporto tra uomini e lupi nel Piemonte sabaudo, riuscendo a mettere in luce la pianificazione dell'eradicazione della specie da parte delle istituzioni sabaude e napoleoniche.
Attraverso il "lupo storico" insomma, sarà forse possibile capire ed approfondire l'incredibile alternanza di rapporto, tra la natura, la società umana e la sopravvivenza di questa specie vivente, scoprendo che in fondo non esiste nè un lupo buono nè uno cattivo, ma soltanto una specie che nel corso dei secoli ha ben rappresentato ed incarnato il difficile rapporto dell'uomo con l'ambiente naturale.
Marzo 2018
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