In primavera, gli stambecchi scendono sino al centro abitato di Balme, paese della Val d'Ala, sostando sulla Strada Provinciale 1 per leccare il sale che rilascia l'asfalto.
Come accade in altre vallate alpine europee, dalle Alpi Marittime alla Slovenia, molti turisti appassionati della natura arrivano a Balme per cercare di fotografare e filmare esemplari che non sono diventati domestici, ma che, complice il lockdown, hanno iniziato ad avventurarsi nei centri abitati. Gli amanti della fotografia naturalistica aspettano i branchi a Balme, ma salgono anche al Pian della Mussa per fotografare gli stambecchi nei prati.
Le rocce e i pascoli che da Ala di Stura salgono sino al Pian della Mussa - infatti - sono da tempo l'habitat ideale per centinaia di stambecchi suddivisi in numerosi branchi, che potrebbero essere censiti e studiati nelle loro caratteristiche morfologiche, nelle loro abitudini e nelle eventuali patologie. Il sindaco di Balme, la Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria dell'Università di Torino, l'assessore all'Agricoltura dell'Unione Montana delle Valli di Lanzo e la Città Metropolitama di torino ipotizzano quindi di allestire dei punti di osservazione degli animali con l'utilizzo di binocoli, valorizzando e migliorando la fruibilità del sentiero degli stambecchi.