Da quando siamo entrati nell'era 'internettiana' siamo tutti connessi e informati: le notizie arrivano, senza cercarle, dai social e dalle piattaforme digitali. Questa infodemia, anzichè generare cultura e consapevolezza, e quindi risposte collettive consapevoli alle crisi ambientali e sanitarie, risulta inquinata da dati e informazioni che sottolineano spesso aspetti sensazionalistici, amplificando la diffusione di errata conoscenza.
Tra le numerose "vittime" di questa disinformazione troviamo anche l'ormai celeberrimo Ragno violino (Loxosceles rufescens). Ogni estate, infatti, scatta l'allarme sul suo morso e sulle presunte conseguenze fatali del ragno violino, il quale peraltro, se davvero fosse così aggressivo e letale, non esiterebbe a mantenere alta la sua cattiva fama anche nella stagione autunno/inverno!
Ma approfondiamo la questione, andando con ordine.
Protagonista delle cronache
E' del 2015 il primo caso di morso letale avvenuto in Europa attribuibile, probabilmente, a questo aracnide. In Italia, nel 2015 e nel 2017 si sono verificati due decessi che, inizialmente attribuiti al morso di un ragno violino, sono stati in seguito ascritti a gravi patologie preesistenti delle due vittime. In ultimo, nel 2024, le cronache hanno riportato due casi di decessi dovuti al ragno violino ma in assenza di conferme scientifiche che possano ricondurre le cause della morte esclusivamente al morso dell'aracnide.
A seguito delle continue notizie diffuse negli anni, alcuni studiosi hanno pubblicato nel 2020 un articolo su People and Nature dove è stato indagato il fenomeno della distorta informazione che parrebbe essere in parte responsabile della errata percezione del rischio riguardo il morso del ragno. Su circa 300 articoli pubblicati sulle due uniche specie di rilevanza medica in Italia - la vedova nera mediterranea o malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus) e, appunto il ragno violino "l'attendibilità delle notizie è risultata generalmente bassa: il 70% contiene diversi tipi di errori mentre il 32% è di carattere sensazionalistico, e quasi in nessun caso è stato consultato un esperto". Addirittura, "una stima prudente suggerirebbe come meno del 10% dei morsi riportati negli articoli siano effettivamente attribuibili alle specie menzionate. Inoltre, le sporadiche notizie sui morsi fatali del ragno violino sono risultate false o non verificabili".
Un altro studio del 2022, pubblicato su Science Direct - Current Biology, ha approfondito la diffusione della disinformazione sui ragni esaminando gli articoli di giornali online riguardanti le interazioni ragno-uomo e mostrando come "il sensazionalismo sia un fattore chiave alla base della diffusione della disinformazione".
Ecco, quindi, alcune informazioni scientifiche sulla specie.
La biologia del ragno violino
Loxosceles rufescens è una specie notturna, tipica della fauna mediterranea, che caccia senza l'ausilio di una ragnatela e vive in stretti anfratti, dai quali non si allontana mai eccessivamente. Predilige il clima mediterraneo con habitat caldi e asciutti dove trova rifugio sotto sassi o nelle crepe fra le rocce, e per questo motivo lo si può trovare in tutta Italia, sia al Nord che al Sud, anche nelle zone più urbanizzate. La specie si è infatti ben adattata agli ambienti antropizzati e quindi non è difficile trovarla anche nei dintorni o all'interno delle nostre abitazioni, che offrono un clima idoneo tutto l'anno: lo potremmo trovare, ad esempio, nelle fessure dei muri, dietro a quadri, infissi, mobili, battiscopa o materiale accumulato in angoli poco frequentati della casa.
Non è un ragno mordace e se disturbato tende ad allontanarsi e, date le sue abitudini notturne, durante il giorno sta generalmente rintanato: per questo motivo la sua presenza passa spesso inosservata e le osservazioni risultano fortuite.
Com'è fatto il ragno violino?
Animale di dimensioni abbastanza piccole (massimo 9 mm di corpo e 4-5 cm con le zampe), si presenta di colore marrone chiaro, con addome uniforme e una macchia sul prosoma (la parte anteriore del corpo dove si trovano la bocca con i cheliceri e i pedipalpi) che può vagamente ricordare la forma di un violino, da cui deriva il nome. A differenza della gran parte degli altri ragni, possiede 6 occhi invece che 8, disposti in modo caratteristico in tre coppie. Le zampe sono allungate, sottili, e disposte appiattite lateralmente. Essendo un ragno dall'aspetto abbastanza modesto, di solito non desta particolare attenzione.
La pericolosità del ragno violino
Innanzitutto è fondamentale sapere che quasi tutti i ragni, essendo predatori, possiedono ghiandole velenifere ma solamente lo 0,3% - cioè circa 150 su 48.692 specie attualmente conosciute - risulta pericolosa per l'uomo (fonte: World Spider Catalog 2020).
Il concetto di pericolosità per la salute umana, in ambito medico, significa "quegli avvelenamenti che producono effetti che necessitano di terapie, spesso urgenti, o stati fisici che possono causare danni rilevanti alla vita". Pertanto velenoso non significa necessariamente pericoloso.
Come accennato in precedenza, sebbene in Italia siano presenti 1.678 specie diverse di ragni diffuse in tutti gli ambienti (fonte: Pantini P. & Isaia M., 2019), soltanto 2 di queste (ragno violino e malmignatta) possiedono un morso considerato di rilevanza medica: tutti gli altri non causano alcuna conseguenza e, fatta eccezione per fenomeni di allergia conclamata al veleno specifico, generalmente le conseguenze di un morso da ragno sono blande, con ponfi più o meno pruriginosi che regrediscono da soli nel giro di qualche ora.
Quando e perchè morde
Il ragno violino è una delle due specie in grado di creare problemi di rilevanza medica: tuttavia, essendo un ragno molto timido e per nulla aggressivo che predilige la fuga, le morsicature sono più probabili nel caso in cui si rifugi all'interno di scarpe o vestiti, mentre viene inavvertitamente schiacciato.
Il morso è indolore nell'immediato e i sintomi compaiono anche dopo diverse ore, cosicchè spesso la diagnosi risulta difficoltosa. Inoltre, le conseguenze del suo morso sono indistinguibili da molte lesioni che possono essere causate da altri artropodi, ma anche da infezioni cutanee di altra origine. Quindi, non essendo noto un test chimico sintetico per determinare se il veleno provenga o meno dal ragno violino, è scientificamente impossibile risalire con certezza alla causa della lesione (se non si è visto il ragno 'mordere').
Nella maggiorparte dei casi, il morso è "a secco" e non viene iniettato il veleno: ;in un numero di casi residuali, il ragno può iniettare la citotossina causando indolenzimento e arrossamento locale, che si risolve da solo in poco tempo senza complicazioni. In una piccolissima percentuale di morsicature, soprattutto in persone già debilitate o particolarmente sensibili, può verificarsi loxoscelismo, ossia la formazione prima di un edema e poi di un'ulcera necrotica più o meno estesa che può perdurare anche alcuni mesi prima di guarire alla tossina inoculata. Comunque, in molti casi, si guarisce senza terapia.
In caso di morso accertato, laddove possibile, è meglio conservare e/o fotografare l'animale, per avere una sicura identificazione e poter agire nella maniera più opportuna: in questi casi è opportuno avere il parere di un centro antiveleni i cui medici sanno consigliare al meglio.
L'importanza di una corretta informazione
Il primo consiglio che diamo ai nostri lettori è "non fermarsi al titolo" di un articolo che riguardi, o meno, il ragno violino! Spesso, infatti, il titolo 'urlato' di un articolo cela una trappola con la quale si attira, come nella tela di un ragno, una preda avida di leggere una storia avvincente... confondendo la realtà dei fatti con la trama di un film.
Informarsi attraverso fonti specializzate e cercare articoli scientifici è spesso sufficiente per sfatare falsi miti, talvolta anche riportati da media accreditati, e arrivare a comprendere che il ragno violino non costituisce una emergenza sanitaria in Italia e quindi il diffuso allarme risulta del tutto ingiustificato.
Per saperne di più: www.aracnofilia.org