Qual è la differenza tra un sentiero e un cammino? Si potrebbe aprire un dibattito infinito.
Secondo chi scrive la principale differenza sta nell'approccio. Sul sentiero si è spesso soli, se ne percorrono solo alcuni tratti a piacere, è facile riscontrare indifferenza, o fastidio, degli altri escursionisti.
Sul cammino invece si è parte di una comunità, si incontrano persone, cioè altri "pellegrini", che diventano amici, si percorre un itinerario unico, che tale resterà nella memoria.
E' un'esperienza che può piacere o no ma, prima di giudicare, bisognerebbe provare. Comodi comodi senza andare chissà dove, dal 23 settembre è possibile percorrere il Cammino delle Valli, un anellone con partenza e arrivo da Caselle Torinese verso i contrafforti delle Valli di Lanzo, Tesso e Fandaglia.
Non manca nulla rispetto ai cammini più rinomati: accoglienza alla partenza e all'arrivo, segnaletica dedicata, traccia GPS, guida cartacea, la credenziale ove apporre i timbri degli operatori che vi avranno ospitato – il percorso è fattibile in quattro, cinque o sei giorni- e la pergamena di fine percorso, consegnata rigorosamente solo all'arrivo dagli amici dell'Associazione Stella Polare che ospita la sede del Cammino. E poi non manca mai lui, Beppe Lianza, inventore del cammino, entusiasta pellegrino e tenace organizzatore. Naturalmente c'è anche il sito internet e la pagina Facebook.
Quasi inutile dire che i paesaggi e gli ambienti attraversati sono vari e interessanti, non solo nel tratto montano ma anche nell'affollata pianura, con in più una caratteristica particolare: il Cammino delle Valli tocca ben cinque tra parchi, riserve e siti di interesse, tutti gestiti dall'Ente dei Parchi Reali. Il meno coinvolto è il Parco de La Mandria, a malapena lambito lungo la sponda sinistra dello Stura (ovviamente consigliamo un'appendice "detour" ai pellegrini che venissero da lontano). Poi si risale la sponda lungo l'Area Contigua fino al Ponte del Diavolo. A questo punto avrete percorso 24 km facili facili: meglio riposarsi perché l'indomani vi attendono altri 24 km con molti saliscendi. Tra Traves e Mezzenile gettate l'occhio sull'ingresso della Grotta di Pugnetto, siete in un luogo naturalisticamente unico. Ancora un paio di ponti medievali e raggiungerete Ceres. In caso di vesciche ai piedi ecco la via di fuga: in treno si può rientrare comodamente a Caselle, dove potrete sempre vantarvi di aver comunque percorso metà Cammino, ma vi verrà però consegnata solo... metà pergamena. Per chi avesse invece la pelle meno delicata, sono pronte ben due salitone che, via Coassolo, vi porteranno a Corio. E sono altri 24 km aggiudicati. Dopo, è tutta discesa tra i Comuni della Riserva della Vauda fino all'arrivo (31 km).
In totale avrete percorso 103 km di cui solo il 20% su asfalto e sarete saliti per 2300 metri.
Il Cammino è percorribile anche in bici, con qualche deviazione e brevi tratti "a spalla". Anche per gli inseparabili pelosi non c'è problema: tutte le strutture accettano i cani educati. Non c'è ancora la pergamena per loro, ma si può studiare. Strano che Beppe non ci abbia ancora pensato.