Fin dall'antichità, l'uomo è affascinato dai fenomeni meteorologici, attribuiti alle divinità irate o capricciose, che cercava di mitigare con sacrifici e offerte. Nel Medioevo, le previsioni si elaboravano osservando i pianeti e le stelle, con istruzioni utili per eserciti, marinai e agricoltori. Dal Rinascimento, grazie a grandi viaggi in nave e a studiosi come Leonardo, Galilei, Torricelli, la meteorologia si sviluppa in maniera più scientifica. La sconfitta di alcune grandi battaglie poi, a causa dei fenomeni atmosferici avversi, ha spinto la ricerca alla creazione dei primi servizi di previsione meteorologica. Solo nel '900, grazie a nuovi strumenti e a nuove scoperte scientifiche si riusciranno ad elaborare previsioni meteo, con discreto margine di attendibilità.
Ma come venivano percepite le manifestazioni del tempo dalle genti di montagna?
L'autrice illustra quali componenti dell'ambiente alpino, come gli animali domestici e selvatici, i vegetali, gli elementi naturali e della casa, possano essere visti in funzione delle previsioni del tempo.
Viene presa in considerazione anche la devozione popolare, con l'elenco dei Santi citati in proverbi che prevedono il tempo, i Santi protettori climatici e i mesi che nei proverbi sono definiti nella loro declinazione meteo.
Agosto 2019
http://erasmo.it/parchipiemonte/