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La Giornata della Terra al Museo Regionale di Scienze Naturali

E' festa al Museo Regionale di Scienze Naturali per la Festa della Terra! A fronte di un intero mese simbolicamente dedicato al nostro Pianeta, la giornata clou è mercoledì 16 aprile con più appuntamenti dedicati alla presentazione del libro Il Meraviglioso Mondo Naturale di Guido Bertoni, l'incontro con i Carabinieri Forestali e, infine, un Concerto per la Terra di Olga del Madagascar. 

  • Emanuela Celona
  • Aprile 2025
  • Martedì, 8 Aprile 2025
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A sinistra, Olga del Madagascar, cantante protagonista del Concerto per la Terra; la copertina del volume di Guido Bertoni e una foto dei Carabinieri forestali al lavoro A sinistra, Olga del Madagascar, cantante protagonista del Concerto per la Terra; la copertina del volume di Guido Bertoni e una foto dei Carabinieri forestali al lavoro

E' decisamente ricco il programma di eventi che il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino organizza nel mese di aprile per celebrare la Giornata Internazionale della Terra che ricorre, ogni anno, il 22 aprile. 

Nata per promuovere la tutela e la conservazione delle risorse naturali del Pianeta, la giornata clou al Museo sarà mercoledì 16 aprile (ore 18) con la presentazione del libro Il Meraviglioso Mondo Naturale di Guido Bertoni - una raccolta di tavole a tempera e acquerello su tutto il mondo naturale che Guido Bertoni ha realizzato nel corso della sua lunga vita - e si continuerà (ore 18.30) con un incontro con i Carabinieri Forestali, invitati a spiegare il loro ruolo svolto nella tutela dell'ambiente, a partire dal perseguimento dei reati ambientali che nel 2023 sono saliti a 35.487, registrando +15,6% rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora.

La serata si concluderà (ore 19.30) con un Concerto per la Terra della cantante Olga del Madagascar: una cantante etno-ambientalista, nata in Madagascar e da tempo residente in Italia.
Olga canta per la conservazione della natura nel suo Paese, in particolare per combattere contro la deforestazione e per la conservazione delle tradizioni locali.

Obiettivo dell'artista è sensibilizzare la popolazione del Madagascar a scongiurare la perdita di biodiversità endemica: perché il Madagascar è un Paese caratterizzato da un'enorme ricchezza ambientale ma continuamente messa a rischio. Con il linguaggio della musica, Olga penetra nella coscienza dei siti e dei villaggi rurali e tradizionali, altrimenti difficili da raggiungere.

Noi l'abbiamo già incontrata nel 2017, quando la intervistammo in un pezzo intitolato Una voce in aiuto del Madagascar. E oggi abbiamo ripetuto l'esperienza, per farci anticipare qualche 'chicca' del concerto del 16 aprile, al Museo. Ecco cosa ci ha raccontato. 

 

Olga, nell'ultima intervista che ti abbiamo fatto, hai accennato a un tuo terzo lavoro: lo hai realizzato?

Assolutamente, il mio ultimo progetto si intitola Le Monde Entier ed è l'album di cui vado più fiera. Sono riuscita a creare ben 10 brani dal forte impatto, tra loro diversi anche nei ritmi e nelle atmosfere: si passa da On a beaucoup de caméléons (Ci sono molti camaleonti) a Zaho sy ianao (Io e te). Come sempre, gran parte delle canzoni sono nate in collaborazione con mio fratello Ledouze dit R.J: lui compone le musiche e i videoclip in Madagascar, me li invia online, e io interpreto le canzoni qui, aggiungendo testi scritti per lo più da me.
Alcuni di questi pezzi, come Don't Disturb the Animals, hanno anche un videoclip ufficiale.  

Sei riuscita a raggiungere l'obiettivo di crowdfunding?

Sì! Il crowdfunding ha funzionato: l'album è diventato realtà. E ora ho un'altra novità: sto già lavorando al prossimo progetto, quello che mi farà fare poker!
Anche per questo nuovo lavoro, però, ho bisogno di sostegno per raccogliere i fondi necessari a produrlo e lanciarlo.
Per questo chi ama la mia musica e le mie canzoni per il Madagascar e per la nostra Terra, può contribuire al progetto Musiche per il Madagascar . 
Alcuni brani del nuovo album sono già online, come Te Hody (Desidero tornare), il cui videoclip è stato girato proprio a Torino.   

Quale titolo hai scelto, alla fine, per il tuo lavoro?

Il terzo album si intitola per l'appunto Le Monde Entier ("Il mondo intero"), una scelta che non è affatto casuale. Con questo progetto, ho voluto ampliare lo sguardo: se prima la mia musica era radicata nel mio amato Madagascar, dedicandogli tutta la mia attenzione e il mio affetto, adesso ho sentito il bisogno di abbracciare una prospettiva più universale.
Questo disco è un inno alla bellezza del nostro Pianeta nella sua interezza, un tributo a quella ricchezza troppo spesso dimenticata, sfruttata o addirittura distrutta dall'uomo.
Il titolo del quarto album, invedce, è ancora un segreto... ma posso anticiparvi che continuerà a parlare della meravigliosa diversità che rende unico il nostro mondo.
Sarà un viaggio attraverso le infinite sfumature dell'umanità, della biodiversità e delle culture che, intrecciandosi, danno vita a quel mosaico straordinario che è la vita sulla Terra.
Perché è proprio questa varietà – fragile eppure resistente – che dobbiamo imparare a conoscere, rispettare e, soprattutto, proteggere.  

Nel frattempo, hai realizzato altri progetti?

Certamente! Io non mi fermo mai. Tra studio e palco, sto dando vita a nuove canzoni che portano in giro per il mondo l'anima del Madagascar e la mia voce. Ogni brano nasce da un'emozione vera, da storie che meritano di essere cantate. E ora sono felice di annunciarvi che tutta la mia musica è disponibile sulle principali piattaforme digitali su Tunecore e sul mio canale YouTube, dove ci sono videoclip, performance live e una sorta di 'dietro le quinte' dei miei progetti. Ma la mia arte non si ferma alla musica!
Sono anche una parrucchiera diplomata, e attraverso l'hair-sculpture trasformo capelli in vere opere d'arte. Treccine, tagli creativi e acconciature diventano per me un modo per celebrare la bellezza naturale del mondo e promuoverne la conservazione. Perché ogni forma d'arte è connessa, e insieme raccontano la stessa storia: quella della creatività umana in armonia con il mondo che ci circonda. Musica e hair-design sono per me due linguaggi per esprimere lo stesso messaggio: l'arte ci unisce, ci rende unici e ci ricorda quanto sia importante proteggere la meraviglia della natura e della diversità culturale.  

Infine, raccontaci: cosa ascolteremo al Museo di Scienze per celebrare la nostra Terra?

Ho avuto il privilegio di calcare questo prestigioso palco già nel 2018, in occasione del Darwin Non Extinction Day, quando gli storici locali dell'ex Regione Piemonte in Piazza Castello si trasformarono in un tempio di scienza, arte e conservazione. Ora, in occasione della Giornata della Terra 2025, torno con un progetto ancora più ricco e coinvolgente: presenterò in anteprima assoluta alcuni dei miei nuovi brani, nati dall'amore viscerale per il Madagascar e dalla profonda connessione con la nostra Madre Terra.
Le mie canzoni storiche rivivranno attraverso arrangiamenti completamente rinnovati. Ma la vera magia sarà creata dall'incontro con tre straordinari artisti che porteranno ognuno la propria anima musicale: Elena Russo e le sue magiche sonorità africane attraverso la Kora, il noto chitarrista Christian Coccia con il suo blues e i ritmi trascinanti e il griot Salif Dieng con le sue percussioni stratosferiche che sposano molto il mio ritmo. Non sarà, quindi, un semplice concerto, ma un vero rituale artistico dove musica, scienza e impegno ambientale si fonderanno in un'unica, potente voce. Un invito a celebrare la bellezza del nostro Pianeta e a riflettere sulla nostra responsabilità verso di esso.

Vi aspetto per trasformare insieme questa serata in un momento indimenticabile, dove ogni nota sarà un inno alla vita e alla diversità del nostro Mondo. 

  

 

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