#piemonteparchi

Salta al contenuto
Logo Piemonte Parchi
  • Home
  • Parchi Piemontesi
  • Parchi nel mondo
  • Territorio
  • Natura
  • Ambiente
  • cerca
  • facebook
  • twitter
  • instagram
  • rss

Piemonte Parchi

La Riserva Naturale di Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande tra passato e futuro

Immaginate di camminare nel grembo del mare, tra morbide colline e boschi rigogliosi. Una suggestione che ancora oggi è possibile grazie all'istituzione, con la legge regionale del 1985, della Riserva Naturale di Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande.

  • Serena Fornò
  • Marzo 2025
Mercoledì, 26 Marzo 2025
  • Stampa
A sx: fossile del Museo paleontologico. A dx: tre momenti della conferenza per i 40 anni della Riserva - Foto arch. Piemonte Parchi A sx: fossile del Museo paleontologico. A dx: tre momenti della conferenza per i 40 anni della Riserva - Foto arch. Piemonte Parchi

Il 25 marzo, si è tenuta Sala Pastrone ad Asti la conferenza per celebrare i 40 anni dall'istituzione della Riserva e per ricordare come, grazie alla perserveranza ed alla tenacia di una piccola comunità, oggi si possa fruire di un paesaggio dalle caratteristiche uniche al mondo. Nella Riserva sono tutelati e visitabili affioramenti fossiliferi risalenti a circa 3,5 milioni di anni fa, quando la Pianura Padana era sommersa dal mare.

Tra i tanti i tesori emersi dall'area di interesse vi sono scheletri di delfini, denti di capodogli e balenottere oltre che mastodonti e rinoceronti che testimoniano, non solo la presenza del mare, ma anche un clima caldo tropicale.

La storia di una nascita difficoltosa

Alla presenza degli studenti di alcuni istituti scolastici del territorio, delle Istituzioni, di paleontologi e ricercatori nonché del personale del Parco paleontologico astigiano, in qualità di organizzatore, la conferenza è stata l'occasione per ripercorrere la storia della nascita della Riserva. Una nascita travagliata, che ha le sue origini in una ferita per l'ambiente e in un esempio di illegalità, ma che, fortunatamente, ha avuto esito positivo dopo anni di battaglie da parte degli abitanti del luogo.

Nel 1974, in una zona limitrofa all'attuale Riserva da cui era separata solo da una stradina di due metri di ampiezza, era infatti stata autorizzata (temporaneamente) la discarica controllata di Valle Manina nella quale venivano conferiti rifiuti di ogni tipo provenienti da tutta Italia. Per oltre vent'anni la discarica è rimasta in funzione provocando, tra l'altro, anche l'inquinamento della falda. La discarica e la Riserva hanno addirittura convissuto ancora per una decina d'anni fino alla chiusura definitiva della discarica - nel 1993- evento che fu festeggiato dal suono delle campane a festa in tutta la Valle Andona.

Oggi le acque del Rio Valle Andona sono monitorate con piezometri dall'Arpa e la Riserva è fruibile dal pubblico liberamente. La Valle Botto invece solo con l'accompagnamento del personale del Parco Paleontologico e di guide esperte.

La realtà odierna e le ipotesi per il futuro

La collaborazione fra il Museo Paleontologico, con sede presso il Palazzo del Michelerio ad Asti, la Soprintendenza e il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Torino intende inoltre valorizzare le peculiarità del territorio con indagini scientifiche volte a dettagliare l'evoluzione paleoambientale e paleoclimatica di questo settore del Mediterraneo, che andò incontro a grandi cambiamenti a partire da circa 3 milioni di anni fa con le glaciazioni dell'emisfero settentrionale.

Il Parco Paleontologico oltre a valorizzare i livelli fossiliferi e gli affioramenti unici dal punto di vista paleontologico e stratigrafico è gestore delle altre Aree protette e Siti della Rete Natura 2000 dell'astigiano che rappresentano uno vero e proprio scrigno di biodiversità: non solo conchiglie dunque, ma anche faggi secolari e orchidee, anfibi e farfalle.

Questi "scrigni verdi" raccontano come la caparbietà di pochi, sia stata in grado di restituire a pubblico la memoria dei luoghi e un bacino di opportuità per il futuro. In quest'ottica sarebbe pertanto auspicabile, così come sottolineato anche dal Direttore del Parco, Graziano Delmastro, pensare ad un ampliamento dell'area tutelata che ad oggi rappresenta solo 1,47% del territorio; sposando quindi la Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 che ha, tra i numerosi obiettivi, quello proteggere almeno il 30% delle aree marine e terrestri dell'Unione fra cui foreste, torbiere, praterie ed ecosistemi costieri.

 

Per approfondimenti:

Sito Ente di gestione del Parco paleontologico dell'astigiano

Altro sull'argomento

La Riserva che ha battuto la discarica

La Riserva che ha battuto la discarica  

Piero Damarco, quando lavoro e passione coincidono

Piero Damarco, quando lavoro e passione coincidono  

Scalzi nei Giardini della Reggia

Scalzi nei Giardini della Reggia  

La Val Sarmassa tra natura, cultura e impegno

La Val Sarmassa tra natura, cultura e impegno  

Tags

parco paleontologico astigiano

Potrebbe interessarti anche...

Insieme per la natura con la Giornata Europea dei Parchi

Insieme per la natura con la Giornata Europea dei Parchi Insieme per la natura con la Giornata Europea dei Parchi  
La Giornata Europea dei Parchi si celebra ogni anno il 24 maggio e viene organizzata da Europarc ...

Tra storia e biodiversità al Castello della Manta

Tra storia e biodiversità al Castello della Manta Tra storia e biodiversità al Castello della Manta  
Quasi sospeso tra la pianura saluzzese e i rilievi del Monviso si erge maestoso il Castello della ...

Il Bosco della Partecipanza di Trino, 750 anni di storia

Il Bosco della Partecipanza di Trino, 750 anni di storia Il Bosco della Partecipanza di Trino, 750 anni di storia  
Un bosco conservato attraverso i secoli da generazioni e generazioni di trinesi. I partecipanti c ...

Le Colline del Mare Astigiano, un progetto di promozione del territorio

Le Colline del Mare Astigiano, un progetto di promozione del territorio Le Colline del Mare Astigiano, un progetto di promozione del territorio  
Grazie ad un bando della Regione Piemonte, nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 ...
Tutti gli articoli

Iscriviti a Piemonte Parchi News

Ogni settimana, nella tua posta elettronica, l'informazione sui parchi del Piemonte (e molto di più!)
Per te, il numero speciale 'A piedi nella natura piemontese - Nuova edizione!' (formato pdf) subito scaricabile.

 

Iscriviti gratis

Iscriviti alla newsletter di Piemonte Parchi

Iscrivendoti a Piemonte Parchi News riceverai, ogni settimana, notizie e approfondimenti dai parchi piemontesi e come regalo di benvenuto potrai scaricare il numero speciale 'Parchi da gustare - I Protagonisti' (in formato pdf).
captcha 
Con l'iscrizione si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi del Decreto legislativo n. 196/2003 e del Regolamento Generale sulla Protezione dei dati, di seguito (GDPR)

Autorizzazione al trattamento dei dati

Gentile Utente, La informiamo che i dati personali da Lei forniti a Piemonte Parchi sono trattati secondo quanto previsto dal d.lgs.196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, di seguito Codice Privacy, e dal “Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento Generale sulla Protezione dei dati, di seguito GDPR)” e illustrata nella Nota Informativa sul trattamento dei dati personali.

 

Tutte le categorie

  • Agricoltura
  • Alimentazione
  • Ambiente
  • Animali
  • Archeologia
  • Architettura e Paesaggio
  • Arte
  • Biodiversità
  • Biologia
  • Boschi e Foreste
  • Clima
  • Divulgazione
  • Ecologia
  • Ecomusei
  • Educazione ambientale
  • Enogastronomia
  • Etnografia
  • Fotografia
  • Geologia
  • Giardini botanici
  • Itinerari
  • Il Segna-Libro
  • Microcosmo
  • Miti, leggende, racconti
  • Musei
  • Musei delle Meraviglie
  • Natura
  • Natura 2000
  • Outdoor
  • Paleontologia
  • Parchi da gustare
  • Parchi nel mondo
  • Parchi piemontesi
  • Photostory
  • Piante
  • Ricerca
  • Salute
  • Scienze della Terra
  • Sentieri provati
  • Storia
  • Sviluppo sostenibile
  • Territorio
  • Turismo
  • Personaggi
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Pubblicazioni
  • Archivio
  • Copyright
  • Dichiarazione di accessibilità
  • Privacy Policy e Cookie
  • Trattamento dei dati
Editore Regione Piemonte - Piazza Piemonte, 1 - Torino | Registrazione Tribunale di Torino n. 5944 del 17/02/2006
Creative Commons
I contenuti del sito sono rilasciati con licenza Creative Commons Attribuzione Non commerciale 2.5 Italia eccetto dove diversamente ed espressamente specificato.
Torna su