E' aperta al pubblico dal 27 giugno, a Palazzo Madama a Torino, la mostra "Change! Ieri, oggi, domani. Il Po". Raccogliendo i materiali più disparati, con un approccio multidisciplinare l'esposizione affronta i cambiamenti millenari del fiume Po rendendoli metafora dei fenomeni globali legati alla crisi climatica e propone una riflessione articolata in una serie di proposte che comprendono altre mostre, conferenze, workshop, attività laboratoriali per scuole, famiglie e adulti, convegni e altre attività di "disseminazione". Tra queste, molte coinvolgeranno anche i Parchi piemontesi.
Un'esposizione collaterale, infatti, "Parchi e clima: storie di tutela, conservazione e adattamento", affiancherà "Change!" dal 4 dicembre 2024 al 3 febbraio 2025, nel Piccolo Guardaroba e nel Gabinetto Cinese di Palazzo Madama. Curata da Regione Piemonte, dal Parco paleontologico astigiano, dal Parco del Po Piemontese e dal CRIP – Centro Referenza Ittiofauna Piemonte, questa "mostra nella mostra" sarà un approfondimento sulle Aree naturali protette e il loro ruolo attivo di tutela ambientale associata allo sviluppo socio-economico dei territori e sarà anticipata da due appuntamenti, entrambi in Sala Feste di Palazzo Madama: lunedì 30 settembre, dalle 10 alle 13, "Gli ambienti umidi: fragilità e resilienza al cambiamento climatico" e mercoledì 16 ottobre, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16:30, "Connessioni. Il Fiume Po, possibile corridoio ecologico della Pianura Padana".
Proprio il Grande Fiume con i suoi 652 chilometri di lunghezza, 141 affluenti, quasi 87.000 chilometri quadrati di bacino idrografico, da millenni determina il paesaggio e la vita della popolazione ed è via di comunicazione ma anche supporto essenziale per le attività agricole e industriali, coinvolgendo lungo il suo percorso 19.850.000 abitanti, ma anche il 37% della produzione agricola italiana e il 55% dell'industria zootecnica nazionale. Un'area, quella attraversata dal Po, ad alta densità abitativa, industrie e attività commerciali a livello europeo.
Affrontando i temi essenziali del cambiamento climatico, "Change! Ieri, oggi, domani. Il Po" intesse un racconto visivo attraverso la grande pittura e fotografia, illustrazione e infografica, raccolte fossili ma anche di reperti attuali che il fiume suo malgrado reca con sé - rifiuti, inquinanti, tracce antropiche. L'attenzione è sul tema dell'acqua, ma anche sulla narrazione del paesaggio italiano nella sua complessità e articolazione, dalle Alpi all'Adriatico; l'obiettivo è quello di descrivere questi cambiamenti, offrendo occasioni di riflessione sulla crisi e sui possibili scenari di adattamento, ma vuole anche essere un'esortazione – "Change!" - all'azione e alla presa di coscienza.
Il progetto, nato dal Museo Civico d'Arte Antica di Torino dialoga con l'Assessorato alla Cura della città, Verde Pubblico e sponde fluviali della Città di Torino e con numerosi partner nazionali da sempre impegnati sui temi della conservazione e tutela ambientale, in primis l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (ABDPO) e l'Agenzia Interregionale per il fiume Po (A.I.Po) insieme alle Riserve della Biosfera del Po, oggi unite nella Riserva MaB UNESCO Po Grande. Accanto a essi gli interpreti torinesi, dal Politecnico di Torino all'Università degli Studi di Torino, allo European Research Institute, che quotidianamente portano avanti la ricerca e lo studio del Po e dell'acqua in generale da prospettive disciplinari diverse.
La mostra "Change!" è stata curata da Tiziana Caserta, Anna La Ferla e Giovanni C.F. Villa e sarà accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, con contributi di studiosi dell'Università degli Studi di Torino, dell'Università degli Studi di Bergamo, del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano, dell'ENEA, di Slow Food, di Adaptation.it e di Mondoserie.it.