Il paesaggio alpino è il risultato di una stretta interazione tra le attività umane e le dinamiche naturali. Ma è anche una chiave per la negoziazione di questioni sociali e politiche. A chi appartiene? Chi può usarlo e come? E quando ne risulta una pressione eccessiva? La CIPRA si è occupata di questioni come queste nell'ambito del suo tema chiave dedicato al "Paesaggio" nel biennio 2019-2020. Ne è risultato un "documento di posizione" dal titolo "Il paesaggio alpino non è rinnovabile!" approvato il 9 dicembre scorso, che è stato elaborato in un processo partecipativo da persone provenienti da tutti i Paesi alpini: rappresentanti della CIPRA, giovani ed esperti di paesaggio. In occasione dell'odierna Giornata delle Montagne il sito CIPRA lo ha pubblicato sul suo sito, mettendolo a disposizione di chiunque voglia approfondire l'argomento.
"CIPRA - Vivere nelle Alpi" promuove l'incontro fra persone e organizzazioni che si impegnano a favore dello sviluppo sostenibile nelle Alpi, superando confini linguistici, culturali, geografici e politici. Dal 1975 è attiva come organizzazione «ombrello». Ne fanno parte più di 100 associazioni, organizzazioni e persone.