Il 21 ottobre i guardiaparco delle Aree Protette dell'Appennino Piemontese hanno osservato a Gavi, nei campi coltivati appena fuori dalla Riserva del Neirone, un rarissimo esemplare di Ibis eremita (Geronticus eremita), una delle specie maggiormente minacciate a livello mondiale.
Dal 2014 grazie al progetto Life+Biodiversity "Reason for Hope", finanziato dalla Comunità Europea, si sta cercando di incrementare la popolazione dell'Ibis eremita in Europa attraverso la reintroduzione di soggetti nati in cattività.
Sensai, così è stato chiamato dai ricercatori l'animale osservato a Gavi, è uno dei 305 Ibis eremita reintrodotti nell'ambito del progetto "Reason for Hope". E' stato dotato di un anello identificativo alla zampa con il numero 212 ed è stato munito anche di un dispositivo GPS che trasmette l'esatta posizione, ad intervalli regolari, consentendo un monitoraggio costante. Per questo motivo le informazioni che riguardano Sensai sono tantissime: è un maschio nato nel 2018 presso il Centro Specializzato per la Riproduzione di Rosegg in Carinzia; fino all'età di un anno è stato allevato a mano dai volontari del progetto, a Überlingen sul Lago di Costanza al confine tra Germania-Svizzera-Austria. A settembre dell'anno scorso è stato "accompagnato", con una migrazione assistita, dall'area di allevamento di Überlingen alla zona di svernamento nell'Oasi WWF della Laguna di Orbetello in Toscana. Ad aprile 2020 è tornato autonomamente in Svizzera a nord delle Alpi, vicino al lago di Ginevra. E infine a metà di settembre di quest'anno è ripartito, probabilmente per tornare alla Laguna di Orbetello per svernare, questa volta in autonomia, facendo tappa nel territorio del Basso Piemonte. Nella sua vita ha già percorso oltre 3057 km.
L'articolo completo sul sito dell'Ente di gestione delle Aree Protette dell'Appennino Piemontese