Gli Enti di gestione delle Aree protette del Po (vercellese-alessandrino e torinese), prossimamente uniti in un unico ente che si occuperà di gestire le Aree protette del Po piemontese, oltre che della fascia fluviale del principale fiume italiano, hanno scritto e pubblicato sui loro siti un appello alle aziende agricole a non usare diserbanti chimici che possano inquinare i corsi d'acqua.
Nella lettera aperta si dice tra l'altro:"In pianura, specialmente nelle aree coltivate a riso, la natura trova ancora spazi interessanti nel sistema di fontanili e canali che solcano le coltivazioni. La rete di canali alimentati dai fontanili è stata scavata nei secoli per l'approvvigionamento delle acque e oggi costituisce l'ultimo rifugio per la biodiversità. Le loro sponde e le acque correnti custodiscono infatti piante acquatiche che, a loro volta, consentono la riproduzione e il riparo di libellule, pesci, rane, testuggini palustri...I fontanili e i canali diserbati chimicamente sono invece "morti".
Prosegue l'appello: "Purtroppo i dati non sono incoraggianti: nelle nostre acque superficiali persiste la presenza di fitofarmaci ed erbicidi, sostanze chimiche di cui si fa ancora largo consumo. È noto che questo, oltre ad essere un problema ambientale di vasta portata, costituisce una grave minaccia per la salute di tutti noi, a partire dagli utilizzatori e dai residenti nelle vicinanze di zone trattate. Gli Enti-Parco intendono ringraziare per la collaborazione le aziende agricole che porranno particolare scrupolo e attenzione al rispetto di questo divieto a favore di tutta la comunità."
Il testo integrale dell'appello è consultabile online al questo link.