Gente vino e rocce delle Cinque Terre fu il primo articolo a firma di Montale uscito il 27 ottobre 1946 sul Nuovo Corriere della Sera. Un titolo al quale ci si è voluti ispirare per sottolineare l'attualità̀ del poeta proprio nelle Cinque Terre, in particolare a Monterosso, e il suo legame – oltre che con questa terra e i suoi frutti – anche con la gente che l'abitava.
Dopo la menzione speciale del Premio Europeo del Paesaggio conseguita nel 2015 elargita dal Ministero dei Beni Culturali al Parco Nazionale delle Cinque Terre e la Carta Europea del Turismo Sostenibile presso il Parlamento Europeo, si è arrivati a un nuovo risultato. Un progetto di protezione attiva rivolta all'ambiente e al paesaggio non come risorse di un museo severo, ma di una fonte viva e cangiante di cultura, di ispirazione e di sempre nuove espressioni artistiche. Il turismo culturale nelle Cinque Terre, insieme a quello sportivo e a quello religioso verso i Santuari costituisce il costante sforzo del Parco Nazionale verso una qualificazione della sua offerta turistica e verso una sempre maggiore destagionalizzazione. Il Parco Nazionale e il Comune di Monterosso hanno scelto di porre l'accento su una fruizione consapevole e interessata agli aspetti culturali, con l'obiettivo di contrastare il rischio di banalizzazione del territorio ormai meta di un turismo mondiale.
Dedicare un Parco letterario a Montale in un luogo, le sue Cinque Terre, tra gli esempi più evidenti di quanto l'iterazione tra uomo e ambiente possa generare una bellezza perfetta ma fragile e bisognosa di cure continue, non significa quindi aprire o riscoprire solo dei percorsi letterari o contemplativi, ma contribuire a introdurre il lettore/viaggiatore al rispetto di un ambiente unico.
Se è vero che il paesaggio culturale è oggi al centro dei piani di sviluppo locale, è importante che sia accompagnato nella sua naturale evoluzione da una politica condivisa di riscoperta e recupero dell'ambiente e delle tradizioni che raccontino la storia del territorio e aiutino a conservare l'identità e l'orgoglio di appartenenza delle popolazioni: da qui i Parchi Letterari.
L'autore diventa testimonianza dell'evoluzione dell'interazione tra uomo e ambiente e identificazione delle sensibilità locali, delle credenze, delle memorie e delle economie artigianali e agroalimentari. Un panorama che ad un visitatore può sembrare incontaminato, agli occhi di un abitante può rappresentare un libro aperto sul proprio passato, la propria storia, i propri miti.
Ulteriori informazioni su: http://www.parconazionale5terre.it/